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Di seguito le dichiarazioni di Dossena:
"Più semplice la carriera da calciatore o quella da allenatore? Entrambe difficili. In entrambi i lavori si tratta di una sfida quotidiana, ma a noi che abbiamo fatto sempre calcio piace così. Ogni giorno bisogna dimostrare di essere più forte di qualcuno, non saprei vivere senza quella adrenalina. Da allenatore la vivi in maniera molto più mentale, da calciatore tornavi a casa distrutto fisicamente. Bella la vita da calciatore? Sì, ma non quanto si pensi".
"Tra Europa League e Champions è diventata una gara classica fra le due compagini. Ieri, con la Fiorentina, abbiamo visto per l'ennesima volta la difficoltà del ritmo europeo, totalmente diverso dalla Serie A. Il Napoli è una squadra europea, che fa del dominio della gara attraverso il pallone il suo credo. Solo così puoi cercare di superare il girone. In Champions devi per forza giocare a viso aperto, diversamente, soprattutto nelle tante gare del girone, non arrivi lontano. Giocare ad Anfield Road sarà molto difficile, il Napoli deve fare in modo di non perdere punti per la strada".
"Ha sempre fatto il suo, nonostante sia arrivato a Napoli per fare la riserva di Ghoulam. Non è uno che il Napoli rivenderà a cifre esorbitanti, ma è un calciatore affidabile. Ora la società si è mossa sul mercato, ma toccherà ad Olivera dimostrare in campo di essere superiore a Mario Rui".
"Sarà per entrambi una sfida difficile. Quando giocavo nel Napoli, chiunque veniva all'allora San Paolo sentiva le gambe tremare. Sono certo che anche oggi ai Reds tremeranno le gambe quando scenderanno in campo al Maradona. In casa, poi, il Liverpool è uno schiacciasassi, una squadra casalinga, come ben sa anche il Barcellona".
"La Roma ha fatto un mercato intelligente, spendendo poco e prendendo giocatori importanti. Il Napoli ha fatto un ottimo lavoro, ma solo il campo decreterà chi avrà fatto l'acquisto migliore. Occhio anche alla Juve in questi ultimi giorni di mercato: leggo stiano preparando diversi colpi, vedremo".
"Difficile, non è andato via solo Koulibaly, ma anche Mertens ed Insigne. Avere questi calciatori che mostrano la via maestra ai giovani ed ai nuovi arrivati fa la differenza. Speriamo che la sconfitta arrivi il più tardi possibile, ma quando arriverà bisognerà vedere come reagiranno tutti questi nuovi arrivati che non hanno ancora un punto di riferimento, se non mister Spalletti che, però va detto, è bravissimo nella gestione del gruppo. Luciano ha a disposizione bravissimi calciatori, il suo compito sarà quello di mantenere serenità e compattezza quando i punti in palio cominceranno a diventare pesanti".
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