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Dossena a “Uno a Uno”: “Napoli prendi Spinazzola o Gosens! E che ricordi quella tripletta di Cavani…” / VIDEO

Dossena a “Uno a Uno”: “Napoli prendi Spinazzola o Gosens! E che ricordi quella tripletta di Cavani…” / VIDEO

L’ex calciatore del Napoli Andrea Dossena è intervenuto in esclusiva ai microfoni di CalcioNapoli1926.it, durante la trasmissione “Uno a Uno Palla al centro” in onda su Canale Uno Tivù (855 Digitale Terrestre) condotto dai giornalisti...

Tony Sarnataro

L’ex calciatore del Napoli Andrea Dossena è intervenuto in esclusiva ai microfoni di CalcioNapoli1926.it, durante la trasmissione “Uno a Uno Palla al centro” in onda su Canale Uno Tivù (855 Digitale Terrestre) condotto dai giornalisti della nostra redazione Claudia Vivenzio e Mattia Fele.

Le parole di Dossena

"La stagione dei difensori del Napoli è stata condizionata dal lungo periodo di infortuni in cui Gattuso aveva pochi calciatori a disposizione. C'era un periodo in cui l'attacco era decimato ma anche in difesa. In queste ultime giornate c'è stata una grande rimonta e mi dispiace che mister Gattuso sembra destinato a lasciare il Napoli perché gli obiettivi stagionali sono stati centrati con l'ingresso in Champions League. L'unica pecca è stata l'eliminazione in Europa League contro il Granada, ma per tutto il resto è stata una stagione positiva e in linea con gli obiettivi richiesti.

Rrahmani al Verona faceva un gioco completamente diverso, passare da quella realtà al Napoli non è una passeggiata. Bisogna abituarsi alle pressioni, al lavoro del mister. La prima partita infatti non è nata sotto una buona stella, ma per valutare un giocatore gli vanno dato varie opportunità. Il calcio va troppo veloce, una settimana passi da fenomeno a scarso. Koulibaly all'inizio non era uno dei migliori centrali europei come lo è oggi. Se vogliamo che Rrahmani sia da subito Koulibaly qualcosa che non va. Eriksen all'Inter è un altro esempio, all'inizio non riusciva a giocare poi è diventato fondamentale per lo scudetto dell'Inter.

Pirlo? Il problema non è stato lui, ma lasciare a casa uno come Sarri per dare spazio ad un ragazzo alla prima esperienza su una panchina del genere. Fare il tirocinio alla Juve non è semplice e ne paghi le conseguenze. Non è colpa di Pirlo ma della società".

Amarcord Napoli

"Il mio Napoli? Ci divertivamo noi in campo e divertivamo i tifosi sugli spalti allo stadio. Magari non avevamo grandi elementi, ma davamo tutto senza mollare mai. Avevamo un sogno: quello di arrivare più in alto possibile perché Conte non era ancora arrivato alla Juve ed era in fase calante, c'era il Milan di Ibra. Mi ricordo in particolare quel Napoli-Lazio in cui segnai io, erano i primi caldi ad inizio aprile, la gara a mezzogiorno e lo stadio pieno che ci trascinò alla vittoria perché andammo sotto. Ricordo con grande piacere e felicità quella partita (ribaltata con il mio primo gol e poi la tripletta di Cavani) e quell'annata.

Terzino sinistro? Il Napoli è stato sfortunato con Ghoulam, ma Mario Rui non mi dispiace. Poi ovviamente se ci si aspetta il miglior terzino sinistro d'Europa o il fatto che a sinistra gioca un adattato allora c'è qualcosa che non va. In Italia i due migliori terzini sinistri sono Spinazzola e Gosens. Io sono dell'avviso di penderne uno buono, anziché quattro da alternare.

Gattuso-De Laurentiis? Sono due caratteri forti, due grandi personalità. Però i panni sporchi si lavano in famiglia quindi condanno entrambi, non dovevano uscire fuori quelle cose. Le colpe sono al 50%, si deve andare avanti insieme fino alla fine e poi si vede".