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Li divide una sfumatura. Il biancoceleste e l'azzurro. Una differenza sottile a livello cromatico ma sostanziale nei fatti. Ciro Immobile e Lorenzo Insigne. Si sfidano domani sera all'Olimpico. Il campione di Torre Annunziata e quello di Frattamaggiore. Storia di un'amicizia sincera, cominciata a Pescara e diventata solidissima in nazionale. Perchè solo l'azzurro intenso quasi blu — quello dell'Italia — li accomuna. Compagni d'attacco e di stanza nei ritiri. Parlano la stessa lingua, quella dei talenti che fanno la differenza. In realtà anche la fede calcistica è uguale ed è facile pure individuarla.
Entrambi hanno il Napoli nel cuore. Insigne, a dire il vero, la esibisce pure con orgoglio ogni settimana, Immobile — invece — non ci è ancora riuscito nonostante le dichiarazioni d'amore inviate la scorsa estate quando aveva deciso di lasciare il Siviglia per tornare in Italia in pianta stabile.
L'ammiccamento non si è concretizzato. De Laurentiis liquidò l'argomento con poche parole. 'Non va bene per il gioco di Sarri', disse il presidente azzurro chiudendo la questione. L'ha spuntata allora Claudio Lotito che ha realizzato un vero e proprio affare: 8,5 milioni di euro più bonus. Tutti ampiamente ripagati. Il valore nel frattempo è quasi triplicato. Merito di una stagione da record: 21 gol complessivi e la voglia di migliorare il bottino contro il Napoli, un match decisivo nella rincorsa al terzo posto. Insigne, ovviamente, non è d'accordo e lo dimostrerà con una prestazione autorevole.
La costanza di rendimento è la compagna fedele dei giocatori importanti. Lorenzinho lo è diventato compiendo l'ultimo salto di qualità: è titolare da 30 partite consecutive, ormai è irrinunciabile per Sarri. Rincorre l'avversario sulla fascia sinistra e naturalmente segna. Lo ha fatto 14 volte in tutte le competizioni stabilendo già il suo record che ovviamente può ritoccare nelle ultime otto giornate di campionato. Nel mirino ovviamente c'è l'appuntamento contro la Lazio, uno scontro diretto da non perdere. Insigne sarà regolarmente al suo posto con l'obiettivo di stupire. E' una delle certezze del Napoli anche se le nubi sul rinnovo del contratto restano all'orizzonte.
La situazione è in stand-by e se l'accordo sull'ingaggio si può raggiungere (intorno a 3,5 milioni di euro), al momento la gestione dei diritti d'immagine resta l'ostacolo tra le parti. L'entourage di Insigne vorrebbe gestirli in prima persona considerando che il Napoli non ha ancora proposto un progetto importante attorno alla figura di Lorenzinho, ormai diventato uno dei simboli proprio assieme a Marek Hamsik. Bisogna ancora lavorare, dunque. Insigne ha affidato tutto ai suoi procuratori e pensa unicamente a conquistare la qualificazione alla prossima Champions League, una vetrina da centrare a ogni costo. Lo pensano tutti a Castel Volturno. Ecco perchè la priorità di Sarri è soltanto la Lazio. Toccherà alla migliore formazione.
E quindi ci saranno cambi in tutti i reparti: Albiol e forse Strinic in difesa, Jorginho e Allan in mediana, Mertens al centro del tridente. Il belga ha rilasciato una lunga intervista a Bleacher Report: 'Mi piace Napoli e il suo modo di vivere. Il ruolo? Ormai sono un attaccante vero, non chiamatemi più falso nueve. Mi piace questa posizione'. Sarri lo accontenterà ma nel frattempo aspetta rassicurazioni da Pepe Reina: il portiere spagnolo ha lavorato in palestra per non sovraccaricare il polpaccio destro. Le condizioni saranno valutate oggi nel corso della rifinitura che il Napoli (niente conferenza della vigilia per Sarri) svolgerà prima della partenza in treno per Roma. Repubblica.
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