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Disastro San Paolo, De Laurentiis s’infuria e non firma accordo

Redazione

La tregua tra il Napoli e il Comune è durata soltanto qualche ora. La nuova rottura si è consumata ieri pomeriggio. Al San Paolo era in programma la riunione tra Aurelio De Laurentiis, di ritorno da Bari, il capo di gabinetto del...

La tregua tra il Napoli e il Comune è durata soltanto qualche ora. La nuova rottura si è consumata ieri pomeriggio. Al San Paolo era in programma la riunione tra Aurelio De Laurentiis, di ritorno da Bari, il capo di gabinetto del sindaco, Attilio Auricchio, e l'assessore allo Sport, Ciro Borriello, per la firma della convenzione relativa alla stagione 2015/2016 che comprende la transazione tra debiti e crediti tra l'amministrazione e la società azzurra.

Questo accordo è il preludio indispensabile per poi definire un nuovo accordo quinquennale. Aurelio De Laurentiis, però, non ha gradito le condizioni del San Paolo, dove sono aperti i cantieri per le Universiadi: ha visionato lo stato attuale della pista d'atletica, si è infuriato ed è andato via senza definire l'intesa che era stata studiata mercoledì all'hotel Vesuvio al termine di una riunione durata più di tre ore. Il presidente del Napoli è preoccupato per le condizioni dell'impianto considerando che sabato 25 è in programma il debutto al San Paolo contro il Milan e sperava che la situazione fosse migliore.

Al momento lo strato vecchio della pista è stato sollevato quasi completamente e i residui non sono stati ancora smaltiti. Poi andrà livellata. Napoli, partono i lavori al San Paolo Il Comune ovviamente non ha gradito e non condivide le preoccupazioni del Napoli. "I lavori - spiega Attilio Auricchio — permetteranno tranquillamente lo svolgimento delle partite sin dal debutto in campionato previsto al San Paolo contro il Milan.

In tutti gli stadi del mondo ci sono le ristrutturazioni e si gioca normalmente. Il manto erboso e il terreno di gioco non sono per niente interessati a questi interventi, quindi non c'è alcun tipo di problema. Questo tema è irrilevante rispetto ai rapporti che stiamo costituendo con il Napoli, ma non si può giocare sempre ad un rilancio inutile e quando ci si avvicina, si compromette di nuovo tutto. Per quanto ci riguarda, non ci sono variazioni sui programmi: se il Napoli vuole giocare al San Paolo sabato 25 farà la domanda e lo stadio sarà pronto". E così il termometro dei rapporti è tornato ai minimi termini: le parti proveranno ad aggiornarsi al ritorno dalla tournèe in Europa. Repubblica.