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DIMARO (TRENTO) - Il Napoli è tornato al lavoro per preparare la nuova stagione. Il prossimo campionato si prospetta entusiasmante: il primo obiettivo è la qualificazione ai gironi di Champions League che passerà necessariamente attraverso i preliminari e poi gli azzurri vorranno migliorare quanto già fatto di splendido lo scorso anno. Maurizio Sarri, insieme ad Allan e Insigne, durante il ritiro di Dimaro, hanno risposto alle domande dei tifosi che hanno gremito il teatro Folgarida per un'occasione veramente speciale. Un momento intimo e unico tra la squadra e i fan. «Io come Ferguson? - ha detto Sarri - non nella veste di manager, io vivo del lavoro che faccio in campo. Qualunque sia la durata, la gioia di aver allenato questa squadra non me la toglierà mai nessuno».
MANAGAER? NON MI INTERESSA - «Io il Ferguson del Napoli? Fare anche il manager non mi interessa. A me interessa il campo, - ha continuato l'allenatore azzurro - tutto il resto toglie tempo ai miei giocatori. Giuntoli è un grande direttore sportivo, andiamo d'accordo in maniera straordinaria: anche quando prende qualcuno che non conosco mi fido di lui. Io non faccio mercato, il mio compito è migliorare i giocatori, il mio compito non è prendere giocatori che costano 100 milioni».
NESSUN RIMPIANTO - «Abbiamo fatto un po' di fatica dopo l'infortunio di Milik, ma grandi rimpianti non ci sono per me. Ho sicuramente sbagliato qualcosa, ma non ho grossi rimorsi. Il presidente manifesta le proprie idee in una certa maniera, Napoli, Sarri-Tonelli: feeling ritrovato ma basta conoscerle le persone. A volte può svalvolare, ma il giorno dopo torna la stessa persona di sempre. Basta saperlo contenere, ma non è un grande compromesso». Corriere dello Sport.
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