Con Garcia si inizia a fare sul serio: primi inserti di tattica collettiva con sviluppi di gioco offensivi
Si è concluso anche il terzo giorno di allenamenti per il Napoli di Rudi Garcia, impegnato a Dimaro nel prepararsi al meglio alla prossima stagione che sarà vissuta da campioni in carica. Oltre all'arrivo di Simeone e all'inserimento (graduale) di Anguissa e Gollini, oggi il tecnico francese con il suo staff ha mostrato alcuni vezzi interessanti che potrebbero essere spunto di riflessione su alcuni concetti di gioco del nuovo Napoli.
I primi spunti tattici del nuovo Napoli
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I primi allenamenti di questo ritiro (come di tutti i ritiri ndr) sono abbastanza mainstream, valgono un po' per tutte le squadre e si dividono in fase di palestra, fase di attivazione aerobica e prove di sviluppo offensivo e/o difensivo per poi concludere o pressare. Quest'oggi Garcia si è concentrato su alcune fasi dello sviluppo di gioco offensivo, alternando precisamente due modalità di proposta verso la porta avversaria: l'una passando per le fasce dopo alcuni dai e vai con la mezzala o con il perno di centrocampo (Demme in questo caso ndr), l'altro sollecitando la prima punta o la mezzala che diventava trequartista, per costruire centralmente l'azione da tiro. L'esercizio è durato diversi minuti e somigliava molto per certi versi alla metodologia adottata da Spalletti l'anno scorso. Precedentemente la squadra si era divisa in due blocchi e aveva provato una partitella a campo ridotto con pressione e possesso (questo non era "uso" di Spalletti ndr), che Garcia ha osservato attentamente. L'allenamento termina poi con una partitella molto ampia e intensa, con lo staff che si limita ad osservare e a dare qualche imbeccata sul momento (come quando scappare, quando alzarsi, quando ritrarsi e via discorrendo). Garcia osserva bene da ogni angolazione ciò che accade ma pare lasci una certa libertà su queste situazioni, considerando anche che si tratta di due squadre molto lontane dall'aspetto che avrà la rosa del Napoli ad agosto.