A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giuseppe Bruscolotti, storico ex capitano del Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
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Bruscolotti: “Il Napoli presenta le solite incertezze in difesa”
Bruscolotti sulla difesa del Napoli
Di seguito le dichiarazioni di Bruscolotti:
"Simeone assomiglia a Careca? Ci sarà qualcosa, hanno qualche similitudine, ma Antonio era un'altra cosa. Per carità, Simeone è un ottimo calciatore di sangue caliente, al Napoli avrà motivi per mettersi in mostra. Se sarà solo un vice Osimhen o i due formeranno una coppia, toccherà a Spalletti deciderlo".
A Verona grande partita, ma c'è stato un anello debole?
"Il Napoli, in difesa, presenta sempre le solite incertezze. I due centrali lasciano troppo spazio agli avversari. Se non marchi ad uomo, non devi lasciar passare la palla. Non è un problema di interpreti ma di fase difensiva, visto che è un problema atavico. La soluzione è semplice: bisogna tornare alla marcatura a uomo. Il Napoli ha un potenziale offensivo importante, deve preoccuparsi solo di non prendere gol. Questo è un suggerimento che do da ex difensore. Anche ai miei tempi era così: avanti avevamo 'il Maestro' - Maradona, ndr - e la nostra preoccupazione era solo quella di non prendere gol".
Dove può arrivare questo Napoli?
"Con Ndombele, Lobotka ed Anguissa siamo difficili da superare, e questo fa ben sperare. Abbiamo accorciato il gap dalle milanesi e questo è importantissimo. Adesso Spalletti ha una rosa che gli dà grandi garanzie, e sono sicuro che arriveremo più in alto rispetto alla scorsa stagione. Con gli arrivi di quest'anno, tanti tifosi come noi, sfiduciati, ora sono in stati incoraggiati, e questo testimonia il fatto che non bisogna mai parlare prima ma sempre alla fine. Adl deve fare un ultimo acquisto: il pubblico. La spinta del Maradona ti fa vincere partite impossibili. In passato, il San Paolo, anche nei momenti peggiori, ha fatto settantamila spettatori, oggi ci esaltiamo per trentamila. Bisogna trovare un punti di intesa tra società e tifosi, che protestano solo perché sono estremamente legati a questa casacca. Il presidente deve evitare le solite battute che servono solo ad istigare una tifoseria intera. Le cose vanno dette senza provocare la piazza. Ai miei tempi eravamo bravi a curare i rapporti con i nostri tifosi, che non ci hanno mai voltato le spalle".
Chi si è rinforzata, ad oggi, maggiormente?
"L'Inter, col ritorno di Lukaku, potrebbe ritornare a vincere. Poi il Milan resta la squadra da battere, anche grazie ai suoi grandissimi dirigenti. Juve? Per me resta una incognita, perché ha preso grandi campioni ma bisogna valutare la loro tenuta. Hanno fatto questa scelta di prendere calciatori subito pronti, e va detto che a 34/35 anni non si è vecchi. L'importante è essere integri. Il Napoli parte terzo ai blocchi di partenza, ma ci sono i presupposti per migliorarsi, perché la rosa è ampia e l'appetito vien mangiando".
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