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Getty Images
Raffaele Di Fusco è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo per dire la sua su alcune vicende riguardanti il Napoli. L'ex portiere azzurro si è soffermato sul dualismo Ospina-Meret e sulla costruzione dal basso. Di seguito le sue parole.
Sulla costruzione dal Basso
"In alcuni casi è distruzione dal basso. Non è detto che tu debba farlo sempre comunque, contro tutte le squadre. Bisogna avere un portiere manca una difesa adeguata per fare una cosa del genere. Va usata nel modo giusto. Questo accorgimento tattico se non funziona, puoi andare palla lunga. Così come se non puoi giocare 433 passi al 442: durante ogni partita ci possono essere accorgimenti didattici giusti o sbagliati per affrontare la stessa".
"Il Napoli è troppo ortodosso nell'applicazione di questo accorgimento tattico, non avendo il Napoli una difesa dal punto di vista tecnico molto dotata, né Manolas né Maksimovic né Rrahmani possono fare questa determinata uscita. Nella gara contro l'Atalanta ad esempio andiamo a marcare Koulibaly per bloccare questa uscita. le grandi squadre rafforzano direttamente il gioco facendo girare più il pallone sugli esterni con grandi esterni come Theo Hernandez o Hakimi o Cuadrado. Anche a me piacerebbe avere due tocchi ed un cambio di gioco: ma, ad esempio, nemmeno la Juventus c'è un centrocampista che faccia il cambio di gioco. Fabian Ruiz non è un giocatore, ad esempio, da un tocco e cambio. Nelle grandi squadre è scomparso.
Sul dualismo Osipina-Meret
"Mi dispiace per Ospina, ma a me piace Meret. La sua crescita, però, è stata bloccata".
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