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De Laurentiis dopo l’udienza: “Sono prudentemente ottimista, questa volta…”

Giovanni Montuori

Le parole del presidente azzurro all’uscita del Collegio di Garanzia del Coni

Durante l’udienza il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto così:

“Sono risultato positivo al virus il 9 settembre, ho passato 40 giorni a letto, conosco la gravità della pandemia. Se fossimo partiti cosa avrebbero detto gli altri napoletani nel momento in cui la Campania era una delle Regioni più contagiate?”.

All’uscita dall'aula De Laurentiis ha commentato il tutto. Queste sono le sue varie dichiarazioni raccolte dai media presenti:

"Molto complicato fare le udienze in video come l'altra volta. Qui oggi c'era un parterre di gente preparata che si era studiata le carte, gli avvocati hanno avuto anche un percorso più semplice e breve. Non siamo stati due ore a parlare, sono prudentemente ottimista. Sentenza di secondo grado è stata forte? Più che forte è stata molto rilevante la sua interpretazione per quello che è, una trasparenza adamantina".

Inutile chiedermi se mi aspetto un ribaltamento della sentenza: è una domanda ovvia, mi aspetto che ci siano equità e giustizia e che venga cancellato un giudizio iniquo. Noi abbiamo sempre rispettato tutte le regole, io ho sempre rispettato la Lega, la Figc, il Coni. Non è che uno fa di testa propria. Cosa mi ha infastidito della vicenda? Io ho deciso di non andarmene da questo Paese quando avevo 19 anni e anche ad oggi ci voglio rimanere. Sono uno che smette mai di combattere e spero che dalle prossime elezioni questo Paese cambi”.

De Laurentiis ha poi parlato della situazione sportiva del Napoli dopo le due sconfitte consecutive:

“No vabbè ma queste sconfitte ci possono stare. Gattuso ha un problema che gli si ripercuote sull'occhio e deve prendere in continuazione il cortisone. Poiché non lo prendeva da 15 giorni vedeva addirittura doppio. Abbiamo visto l'altro giorno insieme la partita della Juve e lui non riusciva a vedere, a capire. In quelle condizioni lì non ha alcun tipo di responsabilità. Lui è un grandissimo uomo di calcio, un grande esperto e ha i cosiddetti attributi. Io lo ringrazio sempre per quello che ha fatto e farà, solo che ora dobbiamo preoccuparci che riprenda la sua stabilità fisica e mentale per portare la squadra verso traguardi sempre più importanti".

L’udienza si è chiusa e in serata è atteso il verdetto che potrebbe ribaltare la sentenza emessa dai primo due gradi di giudizio.