Una corsa post-natalizia? Serve la fase di attivazione, che può essere fatta anche all’aperto: dovrebbe durare un po’ di più in caso di temperature basse. Certo dipende dall’obiettivo che uno si pone, potrebbe presupporre l’abbinamento alla corsa anche a compiti di forza per fare esercizi mirati. Nonostante le temperature più rigide, noi siamo fortunati perché le nostre temperature basse sono tollerabili, ma tutto ciò aiuta a mantenere una buona condizione di salute.
L’inverno ed i calciatori professionisti? Alcune cose nella pratica dell’allenamento cambiano a seconda del momento della stagione, può essere considerato pericoloso l’effetto della bassa temperatura sul muscolo: l’infortunio muscolare è sempre la parte più importante delle assenze stagionali, ma di concerto con i preparatori si lavora per prevenire e migliorare la fase di attivazione, tenendo conto anche dei feedback degli atleti.
Cosa è il Napoli per me? Una parte fondamentale della mia carriera professionale, noi amiamo questo lavoro e poter crescere in un club professionistico, seguendo tutto il percorso da quando c’è il presidente De Laurentiis: noi siamo cresciuti col club in tutti gli aspetti, abbiamo vissuto le difficoltà iniziali ed ogni passo costante con cui il club è cresciuto e ci ha permesso di migliorare. Questa è una cosa che accomuna tutto lo staff sanitario, quando venne organizzato il settore giovanile abbiamo fatto qualcosa di unico in Italia: tutti i massaggiatori sono laureati in fisioterapia e tutti i medici sono specializzati o specializzandi in medicina dello sport. Sono tutti passati dal settore giovanile prima di arrivare alla prima squadra: ognuno ha la propria professionalità, siamo riusciti ad ottenere risultati importanti ed è tutto frutto del gruppo. Il Napoli ci ha aiutato ad identificarci".
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