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De Laurentiis: “Cederò il Bari se salirà in Serie A, sconfitta salutare con la Lazio”

Domenico D'Ausilio

Aurelio De Laurentiis è intervenuto all'Università degli Studi della Campania

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto a margine dell'evento di stamattina a Santa Maria Capua Vetere, all'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli per la nascita della prima cattedra italiana sulla “Giuridicità delle regole del gioco del calcio”.

De Laurentiis sul Napoli e Bari

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"Vorrei togliere ogni dubbio sul mio essere tifoso del Napoli. Da bambino mio padre mi portava allo stadio, quando veniva portato il ciuccio in processione. Io sono tifoso di Napoli città, altrimenti non sarei rimasto qui per 19 anni. In molti aspetti combatto ancora per privilegiare l'immagine di Napoli in tutto il mondo, differenziandola dalle altre città e regioni italiane. Lotto per equiparare il Sud al Nord. Sono proprietario anche del Bari e mi dicono sempre cosa succederà se dovesse essere promosso: lo cederemo a chi ci darà la garanzia di saper gestire una squadra di calcio come una opera".

Sui contratti dei calciatori

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"Avevamo 18 avvocati per fare i contratti con le star, ho imparato lì a capire come si fanno i contratti, a verificare la differenza tra diritti di immagini e rapporto di dipendenza, e l'ho applicato anche al calcio. Se vedete i contratti di allenatori e calciatori, sono come quelli di registi e attori".

Sul potere dei procuratori

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"Dicono che siamo miliardari con debiti e che strapaghiamo i giocatori, ma il problema sono i procuratori, non i calciatori. Ho chiesto alla FIGC di studiare una modalità per cui una società di calcio possa esercitare la procura di un calciatore. E poi perché i contratti devono essere di cinque anni? Perché non posso farli per otto? Dopo i due anni, soprattutto se il calciatore ha cambiato agente e quello ancora non ha guadagnato, quello comincia a rompere le scatole. Così spinge per farlo cedere e prendere le commissioni. C’è stato un procuratore, Mino Raiola, pace all’anima sua che prendeva 50 milioni di commissioni sulle spalle dei club, poi ci sono i fallimenti".

Sul Maradona

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"Io sono per l’organizzazione. Nell’ultima partita sono stati arrestati molti tifosi, per spaccio di droga. Avete visto i tifosi della Lazio? Io non faccio entrare i fumogeni e poi quelli della Lazio sono entrati ed hanno mandato all’ospedale un bambino".

Sulla sconfitta con la Lazio e gli obiettivi del Napoli

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"La sconfitta con la Lazio è stata salutare, anche perché altrimenti poi uno si siede. Sarri è stato un paraculo, invece di giocare alto ha bloccato i nostri due terzini e poi Kvaratskhelia purtroppo ha messo la palla sui piedi di Vecino. Champions e Scudetto? Mi auguro entrambi".