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De Laurentiis: “Sì ai rinnovi dei big. Lozano spero resti, via calciatori demotivati”

Domenico D'Ausilio

Le parole del presidente del Napoli a TNT Mexico

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TNT Mexico dopo il match vinto contro l'Eintracht Francoforte, soffermandosi sulla stagione degli azzurri, su Lozano e il futuro di alcuni calciatori.

De Laurentiis sulla stagione del Napoli

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"Avevo previsto che sarebbe stata una grandissima stagione, quando hai da troppo tempo gli stessi calciatori, anche se sono bravissimi, diventano un po' demotivati, invece i nuovi che abbiamo individuato con una grande ricerca di scouting, si sono dimostrati subito affidabili. Questa squadra non è del singolo, ma è un Napoli del gruppo. In fondo sono 14 anni che giochiamo in Europa, forse l'unica squadra italiana".

Sul calciomercato e i rinnovi

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"Abbiamo trovato Osimhen e gli abbiamo affiancato Kim, Kvaratskhelia, Anguissa, credo che questo Napoli potrà dire la sua per tanto tempo. "Quando vengono da me sono bloccati, non sarà difficile trattenerli. Io sono molto bravo a fare i contratti, però mai dire mai, perché delle volte ci sono delle offerte che sono tali da non poter fare a meno di accettarle. Secondo me li vedremo ancora brillare qui per molto tempo".

Su Maradona e il sogno scudetto

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"Maradona è molto importante per i napoletani, perché dopo tanti anni Maradona ci ha lasciato una grande eredità e questa squadra la sta raccogliendo, e presto la potrà restituire al popolo napoletano che lo sta aspettando da troppo tempo".

Su Lozano

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"Mi piace molto, gioca quasi sempre. Secondo me è un ottimo giocatore, che ha cambiato agenti continuamente, per cui dobbiamo incontrare i suoi nuovi agenti e parlare del suo futuro. Mi auguro che possa rimanere ancora per lungo tempo a Napoli. È un giocatore straordinario con delle grandi accelerazioni, che fa segnare tanti gol e a volte li segna lui".

Sulla Superlega

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"Credo che la Superlega sia una grossa stupidità, non si può pensare che sia un torneo per pochi eletti. È chiaro che la formula UEFA è una formula antica che andrebbe cambiata. Ma bisognerebbe sedersi a tavola con la UEFA e dire: come possiamo portare 10 miliardi? Qui il problema è che mancano i soldi, si gioca troppo, i giocatori appartengono ai club e c'è il rischio di incidenti che nessuno ti ripaga. Soprattutto, si sta tenendo in poca considerazione i tifosi, ma vorrei dire alla UEFA: senza i tifosi, il calcio muore. Ma il tifoso è tifoso innanzitutto del campionato nazionale, poi ci sono le coppe europee. Facciamo un unico torneo internazionale che porti 10 miliardi sul tavolo: forse la UEFA potrebbe lasciar fare alle Leghe europee e limitarsi ad un lavoro di segretariato".