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De Laurentiis: “Avevo il progetto dello stadio, ma i soldi li investo se cambia la legge”
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto a Palazzo Reale all'anniversario dei 130 anni de Il Mattino, soffermandosi su vari temi. Di seguito quanto evidenziato dalla nostra www.
Le parole di De Laurentiis:
“Crisi del calcio? Si deve fare un distinguo. Nei ruoli istituzionali calcistici ci sono persone che raramente hanno avuto a che vedere col calcio. Gravina ha portato il Castel Di Sangro dalla D alla B, ma poi ha fallito. Questi signori non conoscono i problemi, non li sanno neanche immaginare. Vogliono solo mettersi delle medagli istituzionali e governare più a lungo possibile. Poi abbiamo avuto la disgrazia dei politici italiani. I Ministri ed i Sottosegretari allo Sport hanno creato solo danni. Ora abbiamo Casini che viene dai Beni Culturali, è una persona capace di capire dove bisogna intervenire. La Melandri ha fatto la populista e comunista ed ha fatto un disastro con la sua legge”.
Sui tifosi
“Il nostro referente è il tifoso, sia quello che viene allo stadio che quello che ci guarda da casa. Il calcio inglese è grazie alla Thatcher con la sua legge. Ha buttato i violenti fuori dallo stadio. Avere visto invece qui cosa è successo a La Spezia? Il Ministero degli Interni non se ne frega degli stadi e fa accadere di tutto! Non è pensabile che in questo Paese ci sia esista la Mafia, dobbiamo liberarcene. La Campania è una terra che ha tante potenzialità e noi l’abbiamo lasciata allo sbando”.
Sullo stadio
“Se non si ha la certezza di chi frequenterebbe il mio stadio perché devo investire soldi nella costruzione di una struttura che sia capace di vivere 7 giorni su 7. Gravina in 3 anni e mezzo non ha fatto nulla! Perché il governo non adotta le leggi dure dell’Inghilterra. A quel punto investirei anche 100 milioni! Nel 2008 avevo fatto un progetto che non fu nemmeno preso in considerazione. Anche con l’architetto dello Stadium facemmo il progetto da 40mila posti e lo presentammo. De Magistris non prese in mano il progetto da 70 milioni di euro perché voleva lo stadio da 55mila posti. Ma negli ultimi 10 anni la media era di 33-34mila spettatori! Quindi è tutto difficile, c’è troppa incertezza. Io stavo nella mia bella Capri in vacanza e ho preso il Napoli, perché non esisteva più. Ho preso gli sputi sui campo di Serie C, dovevamo chiuderci negli spogliatoi per ora perché ci aspettavano fuori!”.
Sulle istituzioni
"Bisogna sedersi con i vertici, Ceferin e Infantino, e cambiare il calcio. Hanno fatto diventare il calcio femminile professionistico, ma chi li ha i soldi per gestirlo? C'è un mondo da riverificare sotto tanti aspetti. Che c'abbiamo a fare 30 calciatori se non possono giocare? Bisogna svecchiare tutto, io quando li sento cambio canale. Non ci sono giovani!".
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