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De Laurentiis: “Il KO col Milan mi ha sconvolto! Lista di 40 nomi ma Italiano non c’è”

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Il patron azzurro è intervenuto con una conferenza fiume durante la presentazione del ritiro di Castel di Sangro
Tony Sarnataro
Tony Sarnataro Giornalista 

Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, è intervenuto con una conferenza fiume questo pomeriggio durante la presentazione del ritiro di Castel di Sangro. A seguire le sue parole.

Le parole di De Laurentiis

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"Volete sapere chi è l'allenatore? Un piacere essere in una Regione come l'Abruzzo a fare il nostro ritiro lì. Ci sarà anche una Film Commission. La presenza del Napoli in Abruzzo ha alzato l'interesse per questi luoghi a tanti altri club di serie A. L'anno scorso portai alcuni membri dello staff a fare un sopralluogo, portammo anche l'agronomo Marrone per verificare alcuni campi di calcio a Rivisondoli. Ci parlavano di 50mila euro di spese ma per noi non bastavano. Dissi che in questo caso sarebbero successi danni, per tutti i calciatori di qualsiasi categoria. Per fare dei campi come si devono ci vogliono 200-300 mila euro, chiamai il presidente Marsilio e glielo dissi. Lui poteva fare poco ma alla fine qualcosa si sta muovendo. Lo vedo anche a Dimaro dove anno dopo anno ci sono stati sempre miglioramenti, qui siamo solo al nostro quarto anno. Quando sono venuto qui al tempo del Covid per la prima volta era perché il Trentino non poteva ospitarci ma l'Abruzzo sì. Non pensavo ci potessero essere tante strutture qui, sono rimasto a bocca aperta. Perché dobbiamo parlare del direttore sportivo e dell'allenatore? Io vi rispetto, ma siamo qui per parlare del ritiro. Parliamo del Napoli che è salito alla ribalta dopo la stagione, attualmente al posto numero 17 tra i 50 club più importanti. Il direttore sportivo non è importante al momento sulle informazioni della prossima stagione".


Sul ritiro di Castel di Sangro

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"Concorso di Miss Scudetto 2023? Il 23 è un bel numero. Se posso fare il giudice? Bisogna cercare gente qualificata. Dalla bellezza esteriore traspare sempre una bellezza interiore e viceversa. Vediamo se nella giuria riusciamo a coinvolgere anche Carlo Verdone, sto scrivendo la terza e quarta stagione della sua serie tv. Gli potrei dire che le tre finaliste potrebbero avere un ruolo minore. Così ha un senso fare questi concorsi. Poi magari Verdone ci manda a quel paese e non se ne parla più. Chi gioca a calcetto tra voi giornalisti e chi a padel? Vogliamo organizzare dei tornei? Ho ricevuto l'offerta dal Barcellona per il trofeo Gamper ho detto di no. Mi ha chiamato il Manchester United per una partita internazionale il 5 agosto e ho rifiutato. Canta Gigi D'Alessio quella sera. Per me è importante far venire le squadre estere a giocare a Castel di Sangro e giocare gare serie. Andremo a Castel di Sangro dal 28 luglio all'11 agosto, dove giocheremo tre amichevoli con tre top team che inviteremo. A tutti quelli che mi offriranno soldi per andare a fare amichevoli in località estere dirò grazie, ma non saremo qui a fare le belle statuine. Abbiamo una preparazione seria della stagione da fare e non penseremo ad altro".

Sull'allenatore

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"Con chi? Lo vedremo, da questa mattina ho iniziato a vedere in maniera seria chi può essere adatto a fare la linea di difesa a 4 e quella di attacco a 3. Chi può giocare con le caratteristiche dei calciatori che abbiamo. E poi abbiamo altre cose da vedere, non sono cose che si possono risolvere in pochi giorni. Per dare anche il modo, il tempo, di far capire alla controparte che se accettano, in quale realtà vengono. Bisogno dare tempo loro di capire. Voglio una squadra forte. Ieri erano una ventina i nomi proposti nel mio ufficio, stamattina sono diventati già 40. Quindi bisogna vedere chi abbiamo di fronte, essere pronti a giocare col 4-3-3 perché il modulo sarà questo. Qualche giocatore arriverà ma la base c'è. Non venderemo nessuno. Abbiamo avviato un ciclo e il progetto deve continuare ad essere vincente, vogliamo essere più competitivi in Europa".

Un KO che fa ancora male

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"Fa ancora male l'eliminazione dalla Champions col Milan, tutti abbiamo visto come. Fa male perché poi in campionato sono arrivati venti punti sotto. Ci sono state delle sviste arbitrali, loro poi sono stati eliminati dall'Inter. Ma al di là dell'eliminazione col Milan che è stata giocata punto a punto, con alcuni episodi sfavorevoli come le sviste arbitrali o il rigore da noi sbagliato, quello che mi ha fatto stare male è il KO in campionato contro i rossoneri. Ancora non mi va giù quella sconfitta di quella sera. Abbiamo dato un brutto esempio ai nostri tifosi che ad un certo punto hanno svuotato lo stadio. Mi ha lasciato senza parole, mi ha sconvolto. La peggior partita da quando sono qui in 18 anni. Spero di aver iniziato un ciclo, mi batterò con tutte le mie forze imprenditoriale per far sì che questo possa ripetersi. Poi bisogna vedere anche quanto si rinforzano gli altri, non dipende solo da noi. Ho la mia battaglia contro la FIFA, perché bisogna giocare quella Coppa d'Africa con il campionato in corso? Non ha senso! Perché dovete togliermi giocatori fondamentali a me e agli altri club?! Andrebbero aperti gli stati generali del calcio".

De Laurentiis ancora sull'allenatore

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"Non mi pongo date o scadenze, non so quando arriveranno allenatore e direttore sportivo. Lavoro con una logica imprenditoriale. C'è anche un fattore sentimentale per me importante: guardare in faccia la persona e capisco se può scattare o meno. Uno può anche sbagliarsi. A differenza della scuola opero prima sugli orali e poi sugli scritti. Da noi i contratti si fanno e poi prendono tempo. Non tutti ragionano come noi. Ci vuole tempo per formalizzare un accordo. Vogliamo darci del tempo? Oggi è 7 giugno, possiamo dire che il tempo massimo è il 27 giugno? Se entro quella data avrò l'allenatore del Napoli pronto a sedersi con noi significa che avrà 16 giorni, fino al 12 luglio che partirà il ritiro per capire come muoversi. Non ho bisogno di manager. Giuntoli e direttore sportivo? Non mi va di parlare del direttore sportivo, non so perché lo definite capo, è un direttore sportivo che ha un contratto con noi fino al 2024. Non capisco i motivi di questa domanda".

Su Italiano

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"Se stasera guarderò West Ham-Fiorentina? Magari sì ma non lo farò per Italiano. Parliamo di un bravissimo allenatore, gli feci i complimenti in tempi non sospetti, ma è impegnato con la Fiorentina e ha un contratto con loro. Non è corretto andare a rompere equilibri di club amici che hanno gli stessi miei ideali. Se poi Italiano dovesse decidere lui di interrompere con la Fiorentina allora a quel punto potrei prenderlo in considerazione. Non è tra i 40 nomi perché ha un contratto. Pensavo fosse all'ultima stagione e invece ha un ulteriore anno. Perché andare a sfruculiare il pasticciotto?! Adesso dovrò scoprire chi ha questo problema e non può allenare a meno di pagare una penale. Venire a Napoli non è un obbligo! Se nella lista ci sono allenatori che hanno già allenato a Napoli? Con chi è stato qui ho un rapporto amicale e corretto, ma i cavalli di ritorno non fanno mai bene. Poi mai dire mai, soprattutto nel calcio". 

Sullo stadio virtuale

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"I Summer Camp ci saranno anche a Castel di Sangro. Il calcio italiano è indietro di dieci anni. Abbiamo molte cose da cambiare. Bisogna mettersi a lavoro e cambiare. Quando però ti trovi in una Lega dove la maggior parte delle squadre sono proprietà di fondi che non sono presenti fisicamente come noi da 18 anni diventa tutto più difficile. Diventa complesso portare avanti un discorso del genere. Il cambiamento di rotta dei club in Italia non c'è mai stato. Nel 1999 feci un discorso sullo stadio virtuale e ad un certo punto nessuno capii nulla. Vennero un paio di giornalisti delusi perché pensavano che portassi alcuni calciatori. Nel 2004 ero in vacanza a Capri e scopro che il Napoli non esisteva più, che era fallito. E ho partecipato per comprare questo pezzo di carta e faccio il discorso ai quotidiani. Così siamo ripartiti dalla C, poi in B e infine in A e vi ho convocati qui per parlare di stadio. Mi sono stufato di sentire parlare di stadio virtuale o stadio reale, voi giornalisti dite sempre le stesse cose, le leggo su tutti i giornali sempre. Magari ora ve lo rispiego, ma poi non ne voglio più sentire parlare in maniera sbagliata come leggo sempre. Anche perché poi ai tifosi arrivano versioni distorte. Ho sempre parlato di fare un canale proprio da poter offrire ai tifosi. Da lì lo stadio virtuale cresce. Ma poi sono arrivate le tv che prima c'era Sky, poi Mediaset, ora DAZN. Ci sono alcune squadre come la Fiorentina, la Roma, Scaloni dell'Argentina che la pensano come me. Anche Scaroni al Milan. Ma se arrivano questi signori dei fondi che non sanno nulla di calcio, di attività imprenditoriale e di intrattenimento che a differenza del cinema non sai mai come finirà perché non c'è sceneggiatura, diventa difficile. Ho rinunciato al vil denaro in passato, sono un imprenditore".