Luigi De Laurentiis, presidente del Bari, ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine de L'Edicola del Sud, in cui ha parlato anche del tema delle multiproprietà.
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Luigi De Laurentiis: “Soddisfatti del Bari. Multiproprietà? Cambiate regole in corsa”
Le parole del patron del Bari
Luigi De Laurentiis sul Bari e sulle multiproprietà
Le parole di Luigi De Laurentiis:
"Tre anni in C sono stati lunghissimi, eterni, mi hanno permesso di imparare tanto. Dal punto di vista del bilancio sono contento di due promozioni ottenute in 4 anni. Ovvio che perdere la finale al primo anno di C rimarrà nei miei ricordi a vita. Sono delusioni che scottano. Non c’è dubbio che le difficoltà affrontate mi abbiano insegnato tanto e fatto comprendere meglio la gestione di questo sport. Il bilancio è di soddisfazione: partiti da zero, oggi approdiamo in una Serie che comincia a contare".
Multiproprietà: in primo grado è stato rigettato il vostro ricorso contro le modifiche dell’Art. 16 delle Noif: esito scontato o una sorpresa?
"Nessuna sorpresa, anche perché ci sono vari gradi di giudizio. Sapevamo che ci sarebbe voluto un po’ di tempo. Restiamo concentrati, i nostri avvocati sono pronti ad andare avanti negli altri gradi di giudizio".
Crede fino in fondo nella terzietà della giustizia sportiva o si fida più di quella ordinaria amministrativa vista la particolare fattispecie in esame?
"Mi auguro che questa questione si possa risolvere; è indifferente chi lo faccia. Mi auguro che si comprenda cosa rappresenti aver cambiato una norma dopo averci permesso di prendere il titolo sportivo, iscriverci per il quarto campionato consecutivo e immettere tanti milioni per riportare in alto una piazza che al calcio fa comodo. Bari che arriva in Serie B arricchisce dal punto di vista degli economics il mondo del calcio, innalza il livello di qualità dei bacini d’utenza che contano in Italia".
Da appassionato di F1 e motori, dove mette il Bari sulla griglia di partenza della B?
"Mi piacerebbe saperlo. Nel momento in cui avremo finito di progettare per capire la griglia bisognerà fare i test (il ritiro), poi altri test (le amichevoli), arrivare alle sessioni libere e poi alle qualifiche. Dopo la qualifica saprò rispondere".
La costruzione del Bari 2022-2023 e gli obiettivi in campionato saranno condizionati dal «nodo multiproprietà» e dall’iter giudiziario?
"Queste cose fanno comodo a chi vuole mescolare le carte, trovare problematiche. In verità noi andremo dritto per dritto verso la giusta tipologia di investimento. Cerchiamo di valorizzare questo Bari. Chi può dirlo che effetto produrranno gli investimenti: è un terno al lotto".
I tifosi temono un Bari con il freno a mano tirato come accaduto per la Salernitana rimasta sei anni in B: se la sente di rassicurarli?
"Più che altro eviterei di fasciarmi la testa. Non abbiamo fatto ancora dichiarazioni; non abbiamo fatto il mercato. Direi ai tifosi di stare tranquilli. Il Bari non ha alcuna intenzione di retrocedere. Il tifoso deve pensare che già riuscire ad affrontare un primo anno di B da protagonisti, quindi mantenendo la categoria, sarebbe già un traguardo. Questo a priori dal fatto che io tenga il Bari per altri 5, 6, 7 anni o a vita. Affrontare un primo anno di B non è facile per nessuno. Quello che si deve augurare il tifoso è che questa prima stagione venga costruita in modo tale che il Bari riesca a restare in B. Poi le sorprese non mancano. Guardate la Cremonese che ha investito abbastanza, ma non quanto squadre rimaste sotto. Uno step alla volta. Quando sono arrivato allo stadio dopo Latina c’erano 2500 tifosi che invocavano già la Sere A. Ho detto, “un attimo, godiamoci la fine del campionato e poi la prima di B”, altrimenti non godiamo nemmeno passaggi sudati e costruiti sul lavoro e sui sacrifici. Ma penso che questo faccia parte della natura umana".
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