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De Laurentiis: “Ancelotti può restare altri 10 anni, prima o poi dovrò vendere Koulibaly. Insigne? Lo lascio vivere”
Il patron del Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni prima della firma della convenzione dello stadio San Paolo
Aurelio De Laurentiis ha parlato alla stampa all'ingresso di Palazzo San Giacomo, prima dell'incontro con le istituzioni cittadine per la firma della convenzione del San Paolo. Queste le sue parole:
"Gli stadi devono essere un'altra cosa. Museo del club? Alberga nel mio pensiero dal 2004, quando sono arrivato. Abbiamo cercato spazi, ma deve stare in uno stadio o al centro d'allenamenti ma diventa difficilmente gestibile per tifosi ed i tanti turisti che vogliono vedere il club dove ha giocato Maradona ed i nuovi che rincorrono i suoi numeri".
Ancelotti?
"Ho un allenatore molto bravo, c'è un rapporto amichevole, stima reciproca. Ho sentito e letto di tutto e di più, che io avrei litigato con Ancelotti, ma ho sempre detto che Ancelotti può restare qui anche dieci anni. Io sono per la continuità. Anche nel cinema, con Verdone ho l'esclusiva da 17 anni. Voi volete vendere, provocare, ma non è così, non si può avere tutto e subito".
Fabian?
"E' sempre stato un top player. Se io dopo 15 anni mi convinto di pagare 30mln uno che sembrava uno sconosciuto... Un conto però è giocare in una nazionale ed un conto è giocare ogni 3 giorni in un club. Real e Barcellona? Non bisogno affezionarsi, io sono rimasto affezionato all'uomo Koulibaly e non l'ho venduto neanche a 105mln, ma arriverà un momento in cui saremo costretti a venderli".
Insigne?
"Lo lascio vivere. Il problema di Insigne e di Raiola non lo risolve De Laurentiis, ma lo deve risolvere Insigne in primis, che deve capire da grande cosa vuole fare. Ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli. Io lo capisco, lo proteggo, mi piace, mi sta molto simpatico, però ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana, fin dall'epoca di parecchi anni fa. Allora voglio dire che bisogna che lui si tranquillizzi e diventi una persona più serena. Ma è un problema suo, non glielo può risolvere né Raiola né Ancelotti. E' un grandissimo calciatore e può essere più in forma o meno in forma. Se è meno in forma, a giudizio dell'allenatore che non lo utilizza, non può uscirsene Insigne con battute o atteggiamenti quasi di sfida. L'allenatore è un padre di famiglia, ha 60 anni e non ti manda a quel paese perché ha tre volte la tua età."
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