Sul futuro di Osimhen: "Victor resterà. Se dovesse arrivare un'offerta allettante, vedremo e valuteremo".
Sul prossimo Napoli: "Con Osimhen non mi sono sbagliato. Con Garcia in undici giorni ci siamo incontrati, abbiamo scritto contratti, li abbiamo fatti digerire... Da parte mia c'è lo slancio di un nuovo inizio, c'è una fiducia immensa perché l'uomo Garcia ha già dato, non deve dimostrare nulla. Lasciamo lavorare il mister, senza pressarlo o imporre dei limiti. Stiamo calmini, sarà quel che sarà".
Sulla personalità di Rudi: "Mi ha colpito la sua spontaneità, la sua immediatezza. Sembrava che ci fossimo conosciuti da tempo, pareva che ci fossimo già incontrati in passato. Mi sono trovato in un meccanismo oleato, c'è stata la razionalità di illustrare agli avvocati ciò che chiedevano. C'è stata intesa, sentivo che sarebbe stata la scelta giusta...".
Sulla determinazione e sull'ambizione di Rudi: "Non ho trovato delle diffidenze, né ho scorto dei dubbi. Questa immediatezza mi ha reso felice della scelta".
Sul mercato del Napoli: "Ho già parlato con Osimhen prima della festa del Napoli. Siamo in linea di massima d'accordo con un rinnovo di altri due anni di contratto. Per quanto riguarda gli altri calciatori, studieremo le situazioni con Rudi. Dopo tanti anni sono convinto che la preparazione nei ritiri sia fondamentale. Abbiamo rifiutato l'invito del Barcellona, abbiamo rifiutato una proposta dello United per andare a Manchester per la preparazione di inizio stagione. Stiamo interpellando alcune squadre internazionali per convincere loro a venire a Castel di Sangro. In quel periodo si deve mettere benzina nei diversi meccanismi affinché si possa durare il più a lungo possibile, per noi è fondamentale allenarci duramente nei due ritiri.
Con Rudi abbiamo cominciato oggi a tessere le maglie di chi potrebbe partire e con chi potremmo sostituirli. I contratti servono poco, al massimo per le penali. Bisogna guardarsi negli occhi e chiedere se si voglia far parte della gloria del Napoli. Dopo la vittoria di uno scudetto, è stato un bene scegliere Rudi perché vincere il campionato dopo trent'anni la sazietà può giocare un brutto scherzo. Un nuovo allenatore che sappia come cambiare le corde del violino e fare un'operazione su ogni singolo personaggio può portare degli stimoli. Da un lato i calciatori sono impiegati, ma contemporaneamente anche aziende. Come si potrebbe pensare di non poter far bene per approdare nelle quattro squadre più grandi del mondo? Dunque, un nuovo tecnico cerca di riportarli alla dura realtà del lavoro quotidiano e del rispetto della bandiera nel gioco della rapportarbilità con i tifosi. Tutto è per la nostra città e per la nostra tifoseria".
Sul cambiamento del presidente circa la conquista sportiva: "Lobotka caposaldo fondamentale del Napoli, lo abbiamo fino al 2028. Per quanto riguarda la mia competitività, non è cambiato nulla. Mi sono divertito a volte a finanziare il territorio italiano anche per film andati in scena all'estero. La competitività in casa De Laurentiis è sempre stato un condimento naturale, quasi istintivo. Più le cose sono complicate, più ci eccitano. C'è da cambiare il mondo del calcio... Mi chiedono di fare politica, ma a me piace il mondo dei contenuti. La politica è il gioco del compromesso, ed io non sono fatto per questo".
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