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De Laurentiis: “Il COVID ha mostrato l’inadeguatezza dello Stato. Pirlo? Pensi ad allenare”

Tony Sarnataro

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni ieri sera a Radio Capital su alcuni temi attuali in casa azzurra

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni ieri sera a Radio Capital su alcuni temi attuali in casa azzurra.

Le parole di De Laurentiis

"Faccio per prima cosa gli auguri di Buon Natale a tutti. Il Covid ha messo in ginocchio ogni settore, ma ha mostrato anche l'inadeguatezza dello Stato davanti alle richieste del popolo e della salute pubblica. Hanno fatto acqua da tutte le parti. Ma questo è colpa anche degli italiani che per troppi decenni non hanno fatto nulla, sembra di essere un popolo che non è stato mai unificato. C'è troppo dislivello tra Nord e Sud. Fico nuovo sindaco di Napoli? E' una persona di tutto rispetto. Io però parto da un altro concetto, è la Costituzione italiana ad essere sbagliata. Se sei il primo cittadino devi essere stra-pagato, non puoi guadagnare meno di 5mila euro al mese. Non è possibile pensare di amministrare una città come Napoli o Roma così, la Raggi è stata un disastro".

Juve-Napoli

"Dopo la sentenza ho ricevuto chiamate di grande solidarietà. Qui non si tratta di vincere o perdere ma ribaltare un verdetto preso in maniera sbagliato dalla FIGC. Mi ha chiamato Mario Draghi, compiaciuto dalla vicenda, in pieno spirito sportivo. Le parole di Pirlo? Pensasse ad allenare e basta. A queste cose devono pensarci i rappresentanti societari. C'è stata una legge dello Stato e tu anteponi lo sport alla Legge rischiando il penale? Mi sembra una follia. Pirlo di mestiere non fa l'avvocato, quindi magari non conosce alcune cose. Io non voglio dargli del 'Pirla' ma pensasse a fare l'allenatore. Voleva prendere una posizione per la sua società, è assurdo".