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E' salito a 26 il numero dei provvedimenti di Daspo emessi dal Questore di Udine, Claudio Cracovia, a carico di altrettanti tifosi partenopei protagonisti di alcuni episodi finiti all'attenzione della Polizia in occasione dell'incontro di campionato tra Udinese e Napoli del 26 novembre scorso. Oltre ai tre soggetti, uno arrestato e due denunciati, identificati subito dopo i tafferugli scoppiati nel pre-partita, e subito muniti di Daspo, la misura di prevenzione è stata emessa nei confronti di un gruppo di 22 persone, tutte identificate, che seppure fossero regolarmente con il biglietto si erano sedute in un'area della Tribuna diversa da quella loro assegnata, intimorendo nel contempo i tifosi locali con i propri comportamenti.
Un ultimo Daspo è stato emesso nei confronti di un uomo di 33 anni che, in seguito alle indagini della Digos di Udine, è stato individuato come autore dell'accensione di un fumogeno all'interno del settore riservato ai sostenitori della squadra ospite. E' stato anche segnalato all'autorità giudiziaria per il possesso di ordigni pirotecnici. La posizione di altri tifosi è ancora al vaglio degli organi investigativi della Questura.
Puntuale è arrivata la replica degli ultrà: 'Noi siamo uomini prima di essere ultrà - scrivono in un messaggio - e mai avremmo permesso di farspostare una scuola calcio formata da bambini per farci posto. Si è oltrapassato il confine morale, non ci hanno accusato di un reato da stadio ma di una cosa ben più grave'. Il Mattino.
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