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(Getty Images)
Michele Criscitiello è intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio per dire la sua riguardo le principali vicende di casa Napoli. Il giornalista si è soffermato in particolar modo sul rapporto tra De Laurentiis e Gattuso e sull'eventuale prossimo tecnico azzurro. Di seguito le sue parole.
Ecco quanto dichiarato da Michele Criscitiello ai microfoni di 1 Station Radio.
Sul rapporto ADL-Gattuso e sulla telefonata del presidente a Sarri
"I problemi del Napoli sono stati nelle ambizioni e negli sfoghi di Aurelio De Laurentiis. Chiamare Maurizio Sarri nel pieno della stagione complica tutto. L'abbiccì di un presidente è dare fiducia all'allenatore. In caso contrario, devi esonerarlo. Lì il giocattolo si rompe. La rosa è competitiva, ma assolutamente non da scudetto. Il Milan ha fatto un exploit che servirà per entrare nei primi quattro posti. Le rose per lo scudetto sono solo quelle di Inter e Juventus. Di Victor Osimhen non si può dire che sia un bidone, un flop o un fenomeno, perché lo abbiamo visto ad intermittenza. Juventus e Inter sono più forti del Napoli, il Milan è più squadra. Quando De Laurentiis ha iniziato ad andare contro Gennaro Gattuso, qualcosa ha iniziato a non funzionare. Ha contribuito alla fuga di notizie? Non credo ci sia lui dietro, significherebbe volersi fare del male da soli ed essere autolesionisti. Il patron merita solo applausi per aver risollevato il Napoli dalle macerie e portarlo in Champions. Sa fare soldi col calcio, ma se hai Gattuso devi coccolarlo e supportarlo. Se non ci credi, devi mandarlo via.
Sul prossimo allenatore
"Vincenzo Italiano, Ivan Juric o Roberto De Zerbi per sostituire Gattuso? Italiano, se va a Napoli, sbaglia: significa ammazzarsi, perché parliamo di una piazza complicata e nella quale arrivare dopo aver fatto un certo percorso. Può andare a Sassuolo, a Verona. Juric è un allenatore adatto, ma resta da capire quanto possa coincidere il suo carattere con quello di De Laurentiis. De Zerbi è da Napoli o Fiorentina. Io mi auguro che sia un 'italiano' ad allenare il Napoli, e con questo mi riferisco anche a Juric, che calcisticamente è 'made in Italy'. Juric è un Gian Piero Gasperini 2.0, perché più bravo nella gestione del gruppo. È un'evoluzione".
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