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Braida su Messi (Getty Images)
Il direttore generale della Cremonese, Ariedo Braida, con un lungo trascorso ai vertici delle squadre importanti in serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a Radio Punto Nuovo.
“L'esperienza aiuta, quella non si compra. Non sono un mago, ma qualche buona previsione l'ho fatta. Non sono più un ragazzo, ma questo non conta, nella vita gli esami non finiscono mai. Io ho ancora voglia di dimostrare, di mettermi in gioco. Il calcio è cambiato, oggi si marca meno, perché si prova ad occupare più lo spazio, ma si gioca di più. Costruzione dal basso? Mi piace un po', quando c'è la possibilità. A volte vedo squadre che vogliono farlo e basta, bisogna imparare a conoscere le alternative. Un bravo allenatore cambia, non è sempre lo stesso, tutto si evolve e se non è capace di comprenderlo, viene tagliato fuori. Luis Enrique? Molto bravo, d'altronde allena la Nazionale".
"Tutte le piazze sono complicate e Gattuso sta trovando difficoltà. Mi auguro che sappia superarle, ormai ha accumulato esperienza e questo aiuta. Quando i risultati non arrivano, chi va in discussione è l'allenatore, mi auguro riesca a risolvere. Lavorando in una grande squadra devi solo vincere, se non succede, ti mettono in discussione: questa è la legge del calcio. Direttore generale? È un ruolo complicato, necessita della fiducia della proprietà, l'esperienza, non puoi lavorare da solo ed hai bisogno di un team. Bisogna far trasparire grande unione all'esterno, all'interno si può anche bisticciare. Nella vita bisogna aiutarsi, difendere le proprie idee, ma anche saper ascoltare. Il calcio non è matematico, si può sempre modificare e migliorare. Più mediatore o decisionista? È un binomio, non c'è l'uno senza l'altro".
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