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Valentini: “Questo maledetto Covid sta togliendo tutto agli juniores! Ho una proposta per aiutarli”

Crediti: Il Mattino

Il Covid e le sue conseguenze sul calcio. Nel corso della trasmissione “Punto Nuovo Sport Show” con Umberto Chiariello è intervenuto sull’argomento l’ex dg della Figc Antonello Valentini. Valentini: “Serve una...

Enrico Esposito

Il Covid e le sue conseguenze sul calcio. Nel corso della trasmissione "Punto Nuovo Sport Show" con Umberto Chiariello è intervenuto sull'argomento l'ex dg della Figc Antonello Valentini.

Valentini: "Serve una proroga di un anno per gli under 17 e 18. Il Covid sta avendo conseguenze devastanti su di loro"

 (Getty Images)

Il Covid-19 sta condizionando da più di un anno tutte le categorie di calciatori. Dai giocatori dei massimi campionati ai Dilettanti fino ad arrivare agli juniores Sulla delicata questione dei campionati per gli under ha rilasciato stamattina importanti dichiarazioni su Radio Punto Nuovo l'ex dg della FigcAntonello Valentini. Ecco quanto evidenziato dal nostro sito:

Serve una proroga di un anno per le attività degli under 17 e under 18. Sono centinaia di migliaia di ragazzi e le loro famiglie che vivono un momento di difficoltà e di sconforto. Io mi sono concentrato su due fasce agonistica cioè gli under 18 e gli under 17. Quelli sono gli anni in cui si verifica un giocatore e si capiscono le potenzialità. Questi ragazzi rischiamo di perderli dal calcio. Rischiamo di vederli giocare a playstation sul divano di casa. Non è possibile che si stia facendo una battaglia giusta per dare carattere nazionale all’eccellenza, ci stiamo dimenticando di un campionato come gli Juniores. Io capisco le difficoltà che ci sono nella lega Dilettanti, ma rischiamo di perderli questi giocatori.

Qual è la sua proposta?

È una proposta al CONI, alla FIGC e a tutte le discipline sportive. La mia proposta è che venga congelata e prorogata di un anno la scadenza della categoria. In questo modo restituiremo almeno in parte quello che questo maledetto Covid gli sta togliendo. Io non voglio fare paragoni assurdi e impropri con la dispersione scolastica, ma qui andiamo incontro ad una dispersione sportiva che pone un sacco di problemi ai ragazzi e alle loro famiglie. Questi ragazzi non giocherebbero più e quindi si può prorogare di un anno le loro attività. I ragazzi sono stati già privati della socialità per colpa del Covid. Ora li priviamo anche di quelle sensazioni che solo uno spogliatoio può trasmettere".

Sul rapporto con De Laurentiis e la gestione attuale del Bari

"Io contro De Laurentiis? Gli sono enormemente grato! Io credo che i baresi debbano essere profondamente contenti della famiglia De Laurentiis perché hanno tirato fuori il Bari dal baratro. Però posso dirlo con molta serenità il Bari non può essere considerata una succursale del Napoli e di Napoli. Bisogna che il Bari abbia una sua struttura societaria, organizzativa etc che non dipenda da continue telefonate con Napoli. Loro non hanno bisogno del consiglio di nessuno, nemmeno del mio, però ci pensino. Se oggi vai a Bari trovi il segretario e nessun altro. Non c’è una struttura della società. Hanno cambiato due direttori sportivi, non c’è un allenatore. Penso che come hanno fatto a Napoli, i De Laurentiis debbano garantire al Bari una prospettiva all’altezza di una piazza così calorosa e appassionata”.