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Stadio San Paolo, Napoli
In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con UmbertoChiariello in onda su RadioPuntoNuovo, è intervenuto AlessandroCosentino, portavoce della Curva B dello StadioSanPaolo di Napoli. Il tifoso azzurro ha parlato di come si potrebbe risolvere la questione degli stadi, per non assistere a mesi di partite a porte chiuse.
Queste le parole del portavoce della Curva B AlessandroCosentino: “Da tanto tempo, ormai, il mondo delle curve non è più considerato la parte viva di questo spettacolo. Prima eravamo uno spettacolo dettato da uomini di cuore, oggi il calcio è business, con tifosi o senza tifosi, si va avanti e non interessa più a nessuno. In Germania i tifosi comprano le sagome dei sediolini con la loro faccia, è chiara la direzione in cui si vuole andare. Per quanto riguarda l'Italia, stiamo vivendo situazioni particolari. Ci siamo divisi in due fazioni: tesserati e non. Con molta esperienza stiamo cercando di accomunare i pensieri e provare a trovare una soluzione per portare un'unica voce. Il 6 giugno ci sarà una manifestazione a cui parteciperà la tifoseria italiana, a Roma, l'80% delle tifoserie si sono dissociate per non essere accomunate a nessun tipo di colore politico".
COME RISPETTARE LE MISURE ALLO STADIO
"Un metro di distanza tra tifosi, come si rispetta? Chi lo porta il metro? Non si rispettano le distanze ad un aperitivo, figuriamoci se allo stadio. Dopo tanto tempo, si può pensare di fare 1 sediolino sì e 3 no. Il calcio è uno spettacolo, pago il biglietto, se lo spettacolo è di mio gradimento, applaudo, se non lo è, fischio. De Laurentiis è uomo di spettacolo e deve saperlo. Non è mai stato minacciato. Per tutte le battaglie fatte negli ultimi 30 anni a Napoli, le curve vogliono essere liberi ed entrare con le giuste precauzioni. Ma da qui a dire 3 sediolini, 4 sediolini, come si fa? C'è la buona volontà, ancor più l'amore per quella maledetta maglia".
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