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ROME, ITALY - OCTOBER 23: AS Roma coach Josè Mourinho and SSC Napoli player Victor James Osimhen during the Serie A match between AS Roma and SSC Napoli at Stadio Olimpico on October 23, 2022 in Rome, . (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Alessandro Barbano, condirettore Corriere dello Sport:
"Quello che mi colpisce del Napoli è riconoscere il gioco degli avversari. È evidente sia una squadra che riesce nei confronti di squadre molto diverse e adatta il suo gioco senza subire, mi ha colpito. Mourinho aveva preparato bene la partita con una squadra molto limitata, anche dagli infortuni, con contenimento assoluto, 5 in difesa, stop sui due laterali, rinunciando a giocare nella prospettiva di far allargare gli spazi nel secondo tempo e segnare in contropiede. Spalletti ha tenuto conto di questa pericolosità della Roma ed è stato molto prudente, in realtà il Napoli ha giocato meno veloce di altre volte, giocando di più la palla, rinunciando a qualche affondo pericoloso perché in contropiede potevano essere colpiti.
La vittoria si vuole, ma si accetta anche il rischio che non arrivi: questa è la maturità di una squadra che sa di essere egemone, ma non pecca di presunzione. Poi la vittoria è arrivata perché Osimhen ha un desiderio di prendersi la classifica dei cannonieri, quel gol che ha fatto alla Roma è simile a quello fatto quando ha rubato palla al difensore. Lui è in ritardo su Smalling, gli sguscia dall’interno perché il difensore copre e cerca di portarlo fuori impedendogli di prendere la palla. Da quella posizione sapeva di avere pochissime possibilità, ma ci prova con una determinazione che è quella di un calciatore affamato e che ha una tecnica individuale raffinatissima".
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