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Corbo: “Insigne non deve accentrarsi, calpesta i piedi a Zielinski. Male Politano”
Antonio Corbo è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Il noto giornalista ha detto la sua su alcuni disguidi tattici nell'undici di Spalletti e non solo. Corbo ha elogiato le prestazioni di Lobotka ed ha rilanciato la Juventus nella lotta per un piazzamento in zona Champions. Prestazione sottotono invece per Politano ed Insigne.
Di seguito le parole del noto giornalista campano:
"Quest'anno è mancata la Juventus perché di solito ci abituava a campionati e fughe quasi solitarie come i grandi campioni del Giro d'Italia che non potevano essere fermati. Campionato molto interessante. La Juve con questi 2 acquisti secondo me può accomodarsi tra 2-3 settimane al tavolo del poker. Insigne? C'è stato un disguido tattico. Dalla corsia di sinistra si accentra perché vuole fare il rifinitore, dando la zona occupata a Zielinski. Deve risolvere Spalletti perché entrambi i giocatori così sono penalizzati. Al di là di questo inghippo tattico, devo dire che Insigne - come altri - mi è sembrato sottotono. Lo stesso Politano a parte l'assist ha fatto poco e niente. Queste flessioni devono essere osservate. Politano gioca bene quando ha la pressione della competizione, ieri mi è sembrato un po' distante dalla partita".
Ed ancora sulle performance di Lobotka:
"Lobotka continua a essere una conferma, Osimhenè entusiasmante: se riuscirà a misurare certi suoi comportamenti un po' troppo esuberanti è destinato a essere tra i primi 2-3 attaccanti d'Europa. Chi rischia il posto a centrocampo con il rientro di Anguissa? Quest'anno più che mai si possono sfruttare più giocatori. Ieri ho notato che Spalletti ha ripreso a fare i cambi in ritardo: da una parte il Venezia ha forse esagerato in tal senso, però il tecnico mi è sembrato un po' attendista".
Ed in ultima analisi sul lavoro svolto da Spalletti:
"Quella di quest'anno potrebbe non essere un'illusione. Prima c'erano allenatori troppo prudenti o troppo conservativi come Mazzarri e Sarri, Spalletti invece venderebbe l'anima per vincere lo Scudetto. Ama osare, ha una vocazione al rischio, tante vittorie sono state raggiunte proprio per via del fatto che sfruttato benissimo i cambi. De Laurentiis ha detto che non gli va di parlare di Scudetto? Può essere una questione scaramantica. Non dimentichiamo che il presidente del Napoli valuta lo Scudetto un obiettivo interessante ma nella sua forma mentis di imprenditore in lui prevale il concetto del profitto sul trionfo".
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