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Corbo: "Insigne via se Raiola presenta un’offerta congrua, Verdi ormai fuori"

Redazione

L'analisi di alcuni punti critici della stagione e del futuro da parte di Antonio Corbo

Antonio Corbo attraverso La Repubblica ha analizzato le necessità del Napoli per la prossima stagione, per intraprenderla nel migliore dei modi e incrementare i risultati positivi.

Il giornalista pone molta attenzione alla situazione di Lorenzo Insigne: "Il nuovo ciclo del Napoli è cominciato sabato a Bologna, prima della partita. Ancelotti accetta un compromesso con se stesso: rischia una formazione sbagliata per dare l’ultima opportunità a Insigne e Verdi.

Vuol capire quanto davvero valgano nel suo progetto. Ma si arrende presto. Li ritira nei primi minuti della ripresa. Verdi è ormai fuori, la società deve sistemarlo altrove per risparmiare un ingaggio e recuperare qualcosa dei 25 milioni spesi un anno fa. Insigne rimane invece il primo e più ingarbugliato nodo tra i sette da sciogliere per la prossima stagione.

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Salvi i rapporti personali, è stato facile eliminare gli equivoci sul mercato. Per Insigne dopo i 70 milioni vagamente offerti dal Liverpool a De Laurentiis attraverso il padre del giocatore non vi sono richieste. Erano i primi giorni di aprile. Quella proposta, così informale, non ha avuto seguito. Oggi Insigne è un punto interrogativo. Colpa di tutti. Talento puro del calcio italiano, si sente accerchiato da fantasmi: soffre la concorrenza di Mertens, non sopporta il gelo dei tifosi, ritiene di essere incompreso nei suoi valori tecnici dal club. Mica vero. Ci si è messo Ancelotti cambiandogli spesso posizione: esterno sinistro, rifinitore, attaccante in linea con Mertens o Milik nel 4-4-2. Oggi qual è il ruolo di Insigne? È il Napoli la sua squadra ideale? È lui il leader in campo e fuori?

Vanno risolti questi dubbi, prima di delineare il Napoli 2020. Se davvero Raiola porta una offerta congrua, il Napoli incassa e cerca Lozano, nella stessa agenzia dell’ex cameriere di Haarlem.

Altrimenti Insigne rimane a Napoli. E tocca ad Ancelotti ricostruirlo.

Ha bisogno di fiducia, di sentirsi al centro del progetto e di giocare in un modulo adatto al lui. 4-3-3 come con Zeman e Sarri o nel 4-2-3-1."