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LONDON, ENGLAND - SEPTEMBER 07: Antonio Conte, Manager of Tottenham Hotspur, looks on prior to the UEFA Champions League group D match between Tottenham Hotspur and Olympique Marseille at Tottenham Hotspur Stadium on September 07, 2022 in London, England. (Photo by Richard Heathcote/Getty Images)
Ciro Venerato, giornalista ed esperto di mercato, al TGR Rai ha riportato un retroscena sull'annuncio del prossimo tecnico del Napoli Antonio Conte, il quale festeggerà il suo compleanno nel ritiro di Castel di Sangro.
"Festeggerà il suo compleanno a Castel Di Sangro il nuovo allenatore del Napoli Antonio Conte. L'austero e spartano cerimoniale (programmato il 31 luglio) sarà gestito dal club e dal primo cittadino Angelo Caruso che quasi certamente ha in mente una sorpresa per il top coach pugliese, autentica star del ritiro abruzzese. Non è esclusa la presenza del Presidente delle Regione Marsilio che di Conte è sempre stato tifoso avendo un debole per i colori bianconeri. A Napoli tutto è pronto per l'annuncio in grande stile, atteso (questo circola nelle segrete stanze ndr) ad inizio settimana. Definito tutto con Antonio, felice come un ragazzino al primo appuntamento. Con De Laurentiis il rapporto è atavico e soprattutto consolidato. Sono amici da vecchia data. Quando Conte era CT il patron era vicinissimo al povero Tavecchio (insieme a Lotito) e non sono mancati incontri romani ai tempi dell'esperienza in Federazione. Amicizia proseguita anche ai tempi di Londra e Milano: i due hanno più volte parlato di calcio e De Laurentiis spesso ha chiesto pareri su alcune scelte operate dallo scouting. Conte è garanzia di serietà e successi. Rispetterà senza problemi il monte ingaggi deciso dalla società non chiedendo la luna. È abituato anche al pane raffermo: ha allenato Siena e Bari con pochi soldi. E la sua prima Juve costò meno di tante altre. Rispetto ad Ancelotti (altro grande nome scelto da De Laurentiis) il pugliese sembra molto più adatto al progetto. È restato un allenatore di campo (non a caso è amato da Arrigo Sacchi) non è mai diventato un gestore. Pur avendo una idea di calcio diversa si può paragonare, per metodologie di lavoro, a Sarri e Spalletti: perfezionista e testardo come tutti i predestinati".
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