Sulla partita col Verona
—Cosa è successo a Verona? Spesso si dà colpa ai carichi di lavoro, ma non vogliamo rifugiarci in queste scuse per scappare dalle responsabilità. Noi nonostante avessimo palla abbiamo corso quanto il Verona. Sicuramente il secondo tempo abbiamo iniziato a perdere i duelli, a concedere tiri, abbiamo subito gol al secondo tiro ed abbiamo dimostrato a tutti di non poter riuscire a subire un cazzotto. Dobbiamo lavorare su un aspetto che non potevo conoscere prima di domenica scorsa. Per certi versi è stato meglio che sia accaduto, ha riportato tutti alla realtà. Quello che mi ha fatto piacere è che i calciatori abbiano capito cosa è successo ed ho visto in loro tanta voglia di uscire da questa difficoltà, è da qui che si vedono gli uomini veri. A questa squadra serve una scintilla. Zero gol segnati? I dati sono sempre importanti, bisogna sempre valutarli. Con Modena e Verona abbiamo condotto la partita ma senza segnare. Abbiamo avuto tante occasioni non concretizzate, serve cattiveria sotto porta, serve freddezza.
Su Rafa Marin
—Marin? Rafa è un calciatore giovane, lui stesso ha ammesso che all'Alaves praticava un calcio molto difensivo mentre ora noi abbiamo bisogno anche di comandare le partite e impostare. Sta migliorando, è cresciuto molto fisicamente, deve crescere ancora e mi aspetto che continuerà così. Quando parlo di persone perbene, parlo di uomini, di persone serie che comunque hanno le loro debolezze però sono uomini. Nelle difficoltà quando hai gli uomini ne esci. I calciatori vanno via, così come i presidenti, gli allenatori e i dirigenti. Ciò che non andrà mai via da Napoli è la passione ed il calore della piazza. In sette giorni non si risolvono tutti i problemi, continuando così però col tempo si uscirà vittoriosi dalla difficoltà. A Verona le migliori occasioni le hanno avute i due centrocampisti, a loro chiedo occupazione degli spazi soprattutto per le seconde palle. Lavoro per mettere più giocatori possibili in condizione di segnare. A Frank chiedo anche inserimento in area come avvenuto.
Sull'appello alla piazza
—Faccio un appello: a prescindere dal mercato, ho preso un impegno morale non solo con Napoli, dalla quale sento grande affetto senza aver dato niente, ma anche nei confronti dei calciatori sui quali voglio ricostruire questo progetto. Ho un impegno umano nei confronti di questi ragazzi per quest'anno. Vogliamo ridare lustro e riportare Napoli dove merita. Quando lavori bene prima o poi viene tutto fuori. Portiamo un pò di pazienza, dobbiamo essere positivi e cercare di credere in noi stessi e nel nostro lavoro. Posso dire che ci stiamo rompendo la schiena. Io, il mio staff e i ragazzi siamo sempre qui a Castel Volturno. Voglio essere chiaro, non partiremo a duemila, ma ciò non significa che non arriveremo a duemila. Serve pazienza e fiducia".
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