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Conte: “Ho preso un impegno con Napoli. Gilmour dà garanzie, dilemma Neres-Kvara”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
Il tecnico del Napoli presenta la sfida all'Empoli, in programma domenica alle 12.30 al Castellani

Il tecnico del Napoli Antonio Conte in conferenza presenta la sfida all'Empoli, in programma domenica alle 12.30 al Castellani.

"A che punto è il Napoli? Siamo con il cartello lavori in corso, non poteva essere altrimenti dopo soli tre mesi. Altrimenti si andrebbe a sottovalutare tutti il lavoro ed il percorso che bisogna fare quando c'è una fase di ricostruzione come quella che c'è nel Napoli. C'è soddisfazione perché stiamo lavorando tanto e bene, con un gruppo di ragazzi che vuole lavorare. Puoi iniziare un percorso a stabilire qual è la via, poi bisogna seguirla. Io ho un gruppo di ragazzi molto disponibili che vogliono lavorare e fare questo percorso, che non sarà rose e fiori e devono saperlo. Nelle difficoltà dovremo essere forti, quando le cose vanno bene è molto più semplice per tutti. Ma so benissimo che ci saranno momenti in cui servirà essere forti di testa e di cuore.

Sosta? Ho percepito troppa esaltazione, per fortuna torniamo a giocare. Sono stati 15 giorni in cui c'è stata un'esaltazione esagerata, sono passate solo sette giornate. Ci fa piacere ricominciare da quella posizione, ma sappiamo benissimo che la classifica è corta, in quattro punti sono racchiuse tante zone e dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera.

Indisponibili? La sosta ci ha portato dei problemi, Lobotka è tornato con un problema al flessore, non è un problema gravissimo però bisogna affrontarlo e recuperare, inevitabilmente dispiace perché si stava esprimendo a livelli molto alti, al tempo stesso sarà l'occasione per vedere Gilmour, l'ho detto più volte che era uno di quelli che stavo penalizzando di più vedendo gli allenamenti, siamo sereni ed ho sempre detto che per costruire squadre forti e durature per competere in questi tre anni bisogna essere bravi a riempire le caselle con doppi titolari. Abbiamo appena iniziato. Dietro a Lobotka c'è sicuramente uno forte, dispiace, speriamo recuperi quanto prima, ma grande fiducia in Gilmour che dà le giuste garanzie.


Empoli? È una squadra che ha perso per la prima volta prima della sosta, è una squadra ben organizzata con giocatori interessanti. Il presidente Corsi è una persona lungimirante, sta nel calcio da tanti anni e ha creato qualcosa di sostenibile e crea sempre difficoltà agli avversari. Storicamente Empoli è sempre stato un campo difficile, la storia va rispettata ma ne va scritta un'altra e speriamo differente. Sarà una partita difficile, hanno un allenatore bravo e D'Aversa è mio amico ed è una persona perbene, sono contento si tolga soddisfazioni. Dovremo fare attenzione, c'è spirito di sacrificio e noi dovremo averne di più di spirito di sacrificio per ottenere un risultato.

Prossime cinque partite, ciclo verità? Non guardo mai oltre la prossima partita, cerco di trasmettere questa cosa ai calciatori. L'Empoli mette in grande difficoltà tutti, dovremo fare grande attenzione. È logico che chi guarda in maniera distaccata e dall'esterno la situazione è molto più superficiale e leggero nel dire che le prossime due partite sulla carta sono alla portata del Napoli, poi ci saranno altre tre partite così. Dovremo considerare la prossima come la partita della vita, non si vince sulla carta ma c'è un campo di gioco verde con avversari e tifosi di casa. Il giorno della partita dovremo dimostrare di ottenere i tre punti, poi ci concentriamo su quella successiva. Sarebbe sciocco vedere a lungo termine, concentriamoci partita dopo partita. Ne abbiamo affrontate diverse, una l'abbiamo persa ma sono state tutte difficili. Con l'Empoli sarà altrettanto, ci concentriamo su quella e poi sulle altre. Quando ci sarà la sosta tireremo le somme, dobbiamo indirizzare il nostro destino sapendo che la prossima sarà la partita più importante.

Pressione? La vivo come una responsabilità, la mia precisa responsabilità è riportare il Napoli a costruire una squadra solida che possa avere ogni anno l'ambizione di poter lottare per qualcosa di importante. Sento questa pressione, ma poi capisco, a me piace vivere la città e quando ti scoprono sotto il cappello e gli occhiali ti dicono 'mister, lo Scudetto' ed io rispondo 'pazienza', le vittorie si costruiscono, non si inventano, può capitare di inventarle improvvisamente, ma ciò che mi sento di garantire è di ricostruire fondamenta solide che possano durare nel tempo. Per il resto dico pazienza, sapendo che l'obiettivo è rendere orgoglioso il popolo napoletano.

Le squadre vincenti riescono ad essere anche belle, si sporcano le mani ed il vestito, riescono ad essere anche camaleontiche perché capiscono la partita e la giornata. Possono esserci giornate in cui per tanti motivi può essere una giornata 'no', e devi saper gestire la situazione. Io parlo di percorso perché servono basi solide, quando la partita è in discesa, bene, ma dovremo essere bravi a capire quando le partite sono in salita oppure sono come quelle di domenica dove dovremo essere pronti a soffrire. Chi non lo è e non è abituato, non può pensare di essere un vincente né oggi né domani. La sofferenza fa parte della vittoria, ti rende più forte. La resilienza alle difficoltà ti fortifica, affinché il cammino sia in discesa. Non dimentichiamocelo, soprattutto in certe partite dove lo spirito di sacrificio per l'Empoli diventa un'arma importante. Non tollererò se il nostro spirito di sacrificio sarà inferiore.

Olivera? È rientrato, ha fatto oggi il primo allenamento con noi, ma è un po' affaticato. Ogni volta prende tre aerei, sappiamo quando parte e non quando torna. È un ragazzo che ha giocato la seconda partita, il viaggio è stato lungo, domani valuteremo ma abbiamo la possibilità di avere delle alternative valide così come dietro Lobotka.

Gilmour? Billy sa cosa deve fare, non l'ho allenato solo in questi ultimi due giorni. A livello di organizzazione cambia poco, le caratteristiche di Gilmour sono simili a quelle di Lobotka. Non ci fosse stato lo scozzese, sarebbe stato diverso: avremmo avuto uno più forte fisicamente ma meno qualitativo e con meno personalità. Invece cerchiamo di costruire una squadra forte e ambiziosa, quindi deve prepararsi nel tempo la squadra a trovare i giocatori giusti. La priorità era un sostituto di Lobotka, che è un giocatore unico. La scelta di Gilmour è stata ben ponderata e siamo stati fortunati e bravi, poi soprattutto Billy è voluto venire qui.

Neres? Ad un mese di distanza dalle due soste, vedere oggi David è un altro giocatore.  È arrivato all'ultimo, oggi è un giocatore che mi mette in difficoltà. Vedendo alcune situazioni, oggi il dilemma è fra Neres e Kvara per questioni di caratteristiche e qualità offensive, anche come propensione al sacrificio senza palla. L'equilibrio è alla base di tutto, oggi sicuramente dopo un mese David mi fa sentire più forte e so che oggi sarebbe pronto per giocare dall'inizio. Creare queste situazioni dovrà essere il nostro obiettivo futuro, abbiamo appena iniziato la ricostruzione e vogliamo incrementare la sana competizione affinché tutti sappiano che qualcuno dietro spinge e se c'è un po' di mal di pancia c'è l'altro pronto a giocare. Questo è l'obiettivo se vogliamo riportare il Napoli a dare fastidio ogni anno. Questo è l'impegno preso col presidente e con tutta Napoli.

Meret? Alex è prossimo al rientro, c'erano troppi rischi per Empoli e non vedo motivi per rischiare. Caprile sta facendo bene, sta dimostrando di essere un portiere su cui contare, perché prendere rischi per affrettare i tempi di recupero quando possiamo gestire la cosa in maniera più tranquilla. Sarà pronto per la prossima partita, Elia Caprile sta dimostrando di essere affidabile.

Lukaku? Sente forse fin troppa responsabilità da quando è arrivato. È focalizzato, ogni tanto gli dico di fare quello che sa perché comunque sposta gli equilibri anche a livello numerico. Ora inizia a star bene fisicamente e mentalmente, deve avere la testa libera. La responsabilità deve lasciarla a me. Deve stare tranquillo e fare assist e gol. Romelu è un altruista, forse fin troppo generoso, lui così come Di Lorenzo ed altri più esperti si prendano la responsabilità di essere leader. Lukaku è pronto ed è un giocatore importante per noi".