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Giovanni Cobolli (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
L'ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, è intervenuto quest'oggi a 1 Station Radio su alcuni temi attuali in casa azzurra e non solo.
“In questo inizio di campionato, il Milan e il Napoli sono le squadre che mi hanno sorpreso di più in positivo. I rossoneri hanno svolto un buon lavoro con Pioli già dalla scorsa stagione, ora stanno raccogliendo i frutti. I partenopei, invece, stanno mantenendo le buone aspettative con un nuovo tecnico. Se possono arrivare fino alla fine? Il Milan, sì. Può lottare per traguardi importanti sulla buona scia dello scorso campionato. Il Napoli deve dimostrarlo, non si devono ripetere errori come quello dell’ultima giornata contro il Verona perdendo la Champions in quel modo. Chi mi ha sorpreso in negativo? La Juventus. C’è fiducia in Allegri, ma non nell’area tecnica. Mi riferisco a chi ha comprato e venduto giocatori, hanno bisogno di una fase di rodaggio. I bianconeri non hanno la possibilità di investire perché c’è stata una grossa perdita del capitale, ma qualche manovra per rinforzare l’assetto della squadra, soprattutto a centrocampo, avrebbero potuto farla. Cristiano Ronaldo? Con il suo addio, la Juventus perde tanti gol. Da dire, però, che ogni rete è costata circa due milioni di euro. Sono sempre stato critico nell’acquisto di Cr7, un calciatore così condiziona la squadra. Ad esempio, se si vuole un giocatore che ti stimoli, che crei il senso della squadra, non bisogna comprare il portoghese, il quale pensa solamente ai suoi interessi, ma più un Ibrahimovic. Il Milan, con 5-7 mln di euro invece di 70 mln spesi dalla Juventus, ha risolto questo tipo di problema. Zlatan è un elemento fondamentale non solo quando è in campo, ma anche nello spogliatoio. Cristiano Ronaldo è un acquisto sbagliato, stimolato da alcuni, Paratici in testa, i quali pensavano che con il suo arrivo sarebbero aumentati i ricavi. È vero, sono state vendute numerose magliette, ma non bastano quest’ultime per colmare il suo costo e portare dei vantaggi. È altrettanto vero che il Covid-19 ha inciso e i problemi sono stati amplificati. Sarri? Mi sembrava avesse fatto un buon lavoro all’inizio, contro il Milan si è innervosito parecchio per la sconfitta. È un ottimo tecnico, non lo vedevo nella Juventus perché espresse un sentimento negativo nei confronti dei bianconeri e non capivo la scelta. Di Francesco esonerato? Dispiace perché l’ho sempre considerato un allenatore complicato ma stimolante. Ha sempre portato idee innovative, ma non è bastato. Trovo inspiegabile, però, un esonero dopo tre giornate, dal punto di vista economico non è un affare”.
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