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Ruud Krol sarà cittadino onorario di Napoli. L'abbraccio con l'ingegner Corrado Ferlaino, il presidente che nel settembre del 1980, portò Krol a Napoli. E poi il saluto, commosso, con Bruscolotti, Capone, Carannante, Di Fusco. Anche Luis Vinicio, Gianni Improta e Bruno Giordano erano presenti al party per i suoi 70 anni, con la compagna Mariaefe, organizzato da Michele Giugliano e dalla sua famiglia a D'Angelo Santa Caterina in via Aniello Falcone. Anche il sindaco De Magistris ha voluto rendere omaggio alla stella olandese: accompagnato dall'assessore Borriello e dal capo di gabinetto Auricchio ha dato appuntamento a settembre a Krol per la consegna di una onorificenza al Comune.
«Rudy è stato per me e per tutti quelli della mia generazione, ma non solo, un mito del calcio». Durante la giornata, molti dei vecchi compagni di Krol del Napoli degli inizi anni 80 lo hanno chiamato per gli auguri: tra questi Oscar Damiani, Luciano Castellini, Claudio Pellegrini e il suo primo allenatore in azzurro, Rino Marchesi. Anche Antonio Juliano, la bandiera del calcio azzurro, da dirigente artefice dell'ingaggio di Krol con un blitz a Vancouver, ha inviato a Rudy un messaggio di saluto. Esposte anche molte delle maglie indossate da Krol in quegli anni, custodite da Peppe Montanino. «Ho vinto tutto con l'Ajax e ho giocato due finali di Coppa del Mondo con l'Olanda. Ma il mio rimpianto è non aver conquistato lo scudetto qui a Napoli. Per fortuna ci ha pensato poi Maradona. Ascoli? Io gridavo fiori fiori e mi ritrovavo solo a centrocampo e tutti ancora in area. Volevo dire fuori ma sbagliavo e nessuno mi capiva». Lo riporta Il Mattino.
Redazione
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