Umberto Chiariello, noto giornalista napoletano, è intervenuto in diretta su Radio Punto Nuovo e ha commentato con la solita verve l'attuale momento della formazione partenopea. Ecco quanto, delle sue parole, è stato ripreso dalla nostra redazione:
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Chiariello a gamba tesa su Pedullà: “Sarà invidioso di Di Marzio? Se devo competere con Brera sto zitto!”
Umberto Chiariello, noto giornalista napoletano, è intervenuto in diretta su Radio Punto Nuovo e ha commentato con la solita verve l’attuale momento della formazione partenopea. Ecco quanto, delle sue parole, è stato ripreso dalla nostra...
“Hai voglia a dire “il contratto è pronto”, Gattuso non ha nemmeno otto giorni, ma ventiquattr’ore. Con lo Spezia ogni risultato diverso dalla vittoria ha un significato solo: via Gattuso. Forse non basterebbe vincere solamente, ma anche vedere come arriverà la vittoria".
Il collega, inoltre, risponde ad Alfredo Pedullà che, anche se indirettamente (Pedullà non ha mai citato il giornalista di Canal21), lo tira in ballo in un articolo pubblicato sul suo blog. Questa l'arringa di Chiariello: "Il signor Pedullà è lo stesso che ha twittato “tutto fatto per il rinnovo di Gattuso, ecco a quando la firma” ed oggi dice che c’è dubbio sul rinnovo di Gattuso”.
Si legge che “oggi parlare di rinnovo è fantascienza”. Ma non lo diceva lui che era fatta? Però su di me rincara la dose: “Rino Gattuso crede di aver fatto un lavoro con grande dignità alla guida del Napoli. Al netto di qualche considerazione mediatica da parte di chi il giorno prima è a Roma e il giorno dopo spara sentenze... telecomandate in tv”.
E cita la mia richiesta di dimissioni di Gattuso e la cacciata invocata da parte di De Laurentiis di Giuntoli e Pompilio. Allora ora basta, è il momento di rispondere, il riferimento a me è chiaro ed evidente. Sono io che sono andato in tv domenica sera a dire “Gattuso si dimetta” e “De Laurentiis licenzi Giuntoli”.
Chiariello su Pedullà: "Se devo competere con Gianni Brera sto zitto!"
E' ridicolo pensare che uno con la mia storia, oltre trent’anni di autonomia assoluta di pensiero, passato tra minacce e presidenti convinti di farmi fuori (ed io sto qua e loro a casa) si faccia “telecomandare” sol perché ha parlato mezz’ora col Presidente. I miei attacchi a Giuntoli poi sono datati da più di un anno, oggi li ho ricordati su twitter postando il video di dicembre 2019: “Voglio la testa di Giuntoli”. Se la memoria non m’inganna era dopo la prima di Gattuso, Napoli-Parma, dove dico che voglio la testa di Giuntoli e la chiederò da qui alla fine della stagione, argomentando che si era fatto sfuggire Torreira, Barella e Veretout.
Se vogliamo parlare di quello che ha fatto Giuntoli ha portato 48 giocatori, per circa 560 milioni! Io non parlo di Rog e Diawara, che erano buoni e non sono esplosi, manco di Ciciretti e soci, tanti carneadi, ma quali sono i buoni? Milik? Demme e Di Lorenzo che sono discreti? La promessa Osimhen, che speriamo sia il suo vero lascito? Manolas la delusione? Lui non ha portato gli Hamsik e i Lavezzi. Non ha portato i Quagliarella, i Cavani e gli Higuain. Non ha portato Reina, Albiol e Callejon come Benitez ma nemmeno ha portato Mertens, Koulibaly, Jorghinho e Ghoulam come Bigon. No, lui non ha preso questi calciatori". La chiosa è a gamba tesa, destinatario - ovviamente - Alfredo Pedullà:"Non accetto l’uomo rancoroso, livoroso e pure un po’ invidioso. Sarà invidioso di Di Marzio? Se io devo competere con Brera sto zitto".
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