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In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, in onda su Radio CRC, Umberto Chiariello ha rilasciato il consueto Editoradio:
“Oggi ho voglia di parlare di quelli che, nella grammatica italiana, sono il modo di cambiare morfologicamente e anche da un punto di vista semantico, i nomi di persona, paesi ecc.. Nella storia è entrato il nome Marxista, ma c'è una differenza con Marxiano. Perché questo discorso lessicale? Perché qualcuno mi dice che mi sono "Disarrizzato". Invece no, non sono mai stato Sarrista. La parola Sarrista è un neologismo, ispirato ad una serie di valori, non solo a livello tattico, ma anche una serie di valori condivisi "Fino al palazzo", ad esempio. Io sono stato un Sarriano, cioè innamorato del suo gioco. Non ho problemi a dire che se Sarri va alla Juventus è un nemico sportivo. Che lui va alla Juve da professionista, ci sta, ma che faccia cascare tutto ciò che ha fatto credere ai napoletani, ci sta meno. Ognuno faccia i conti con la sua coscienza, ma col portafoglio pieno, forse la coscienza se la pulisce subito. L'unica cosa è non fare Masaniello. Caro Sarri, diventerai un nemico per la pelle, saremo cari nemici, ma io da Sarriano non ha da dimettermi o "Desarrizarmi" da alcunché proprio perché non sono stato uno di quelli che ha creduto a Masaniello”.
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