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Chiariello insiste: “Il Napoli è il nemico di se stesso”. L’analisi

Giovanni Ibello

Così Chiariello sui social

Umberto Chiariello, noto giornalista napoletano, ha condiviso un post sul proprio profilo Facebook (a proposito del mezzo passo falso di ieri) ripreso da CalcioNapoli1926.it:

"Era la partita-chiave. Ed ancora una volta il Napoli è venuto meno. Non è possibile - qualsiasi attenuante vogliamo invocare e ce ne sono, per carità - che Cragno la partita più comoda del suo campionato l’abbia giocata proprio con il Napoli che poteva andare al primo posto ed ha invece fatto un solo tiro in porta, con Di Lorenzo per giunta di sinistro. E se il piano era lo 0-0 fino al 70’, mi dispiace ma siamo tornati a Rino Marchesi agli inizi degli anni 80.

O a Mondonico: “Non era questa la partita da vincere".

Dopo l'editoriale Chiariello ribadisce la sua delusione

L'intervento poi prosegue così: "E di occasioni in occasioni sprecate il Napoli retrocesse, ora continuando così non vincerà, in un campionato senza padroni (data l’incredibile frenata della più forte, l’Inter). Il Napoli non ha certo l’obbligo di vincere, non è costruito dal suo proprietario per questo, ma certo ha il dovere sacrosanto dì approfittare delle occasioni che le altre offrono così copiosamente. Mi dispiace, perché stimo molto Spalletti. Ma la reincarnazione di Marchesi e Mondonico ce la risparmi e riporti le lancette della Storia avanti. Perché il Napoli è forte. Ma il suo nemico è se stesso. La scelta tattica di ieri è stata fallimentare ed improvvida, ha tolto certezze ad una squadra già incerottata di suo. Ora non resta che chiedere il cambio di passo: ora o mai più. E l’uomo dal braccino corto credevo sedesse sulla panchina isolana…".