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Il cartello in vetrina potrebbe recitare: «Cercansi forze fresche per rush finale». Ed eccoli, allora, uno in fila all’altra i soldati semplici in attesa che arrivi il loro momento in questo ultimo mese di campionato e che Sarri si prepara a rimandare in campo. Cinque gare e cinque occasioni per dire: «Ecco, ci siamo pure noi». Le loro uniformi, in verità, sono piuttosto impolverate: Maksimovic, Pavoletti, Rog e Diawara. Nascosti in trincea, buttati in campo per l’emergenza con sempre meno continuità, s’arrangiano con onore, ma ora non sono più all’altezza di non far rimpiangere gli ufficiali. Adesso, però, scaldano i muscoli: Sarri si prepara ad attingere dalle riserve ora che arriva il caldo e che le forze si riducono. D’altronde, è questo il suo vero cruccio: fa poco turnover e per fare qualche passo indietro, o in avanti, deve succedere il finimondo. Prendiamo Diawara, pagato 15 milioni, il primo dei desaparecidos: ha giocato l’ultima partita da titolare il 5 aprile in Coppa Italia con la Juve ma in campionato l’ultima volta è stata con Atalanta, a fine febbraio. Nelle ultime sette in serie A ha collezionato 25’ con la Roma e 28’ con l’Empoli. E basta. L’ex Bologna scalpita e Sarri sta pensando a un ritorno, anche se in regia Jorginho è finalmente tornato a dirigere con personalità.
Già, la lunga attesa. Perché, in quest’ultimo mese in cui ha disegnato una formazione titolare in grado di far gioco e risultati, il tecnico ha ingrassato la triste lista dei dimenticati: a lungo lontano dalla guerra, hanno quasi dimenticato come si preme il grilletto.
Da una parte gli intoccabili, dall’altra parte i protagonisti estemporanei. Si parte da Pavoletti, costato 13 milioni: il tecnico ne loda l’esperienza ma non gli ha dato più di due chance da titolare, con il Chievo e con il Crotone. L’ultima partita da titolare: il 12 marzo. Presenze totali in stagione: 9. Minuti giocati: 279. Chissà se ha mai maledetto il momento in cui ha lasciato il Genoa. Di certo, spinge per avere la sua occasione in una di queste ultime cinque gare di serie A. L’attaccante, ogni volta, ci ha messo l’anima, ma non s’è mai inserito negli ingranaggi. Il Mattino.
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