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L'edizione odierna de "Il Roma" ha fatto il punto della situazione legata al record in negativo di spettatori al San Paolo. Questa sera non sono previsti più di 13000 spettatori per la partita interna contro il Cagliari. Ecco quanto scrive la storica firma, Mimmo Carratelli:
"Penultima partita di campionato al San Paolo (l’ultima sarà con l’Inter domenica 19), il Napoli appagato se non proprio appagante, ambiente surriscaldato dal costo dei biglietti delle curve, passione vicino allo zero, accenni di futuro (la conferma di Insigne, l’arrivo di Lozano, Koulibaly resta, forse la partenza di Allan). Di scena, in serata, il Cagliari, comodamente undicesimo che ha costruito la sua meritata salvezza conquistando 13 punti nelle ultime sette partite (gli stessi punti di Juventus e Napoli). Sarà una gara di puro svago. Il secondo posto degli azzurri sembra blindato, come si dice. L’Inter terza è a -8. Potrebbe anche avvicinarsi, ma non tanto da scalzare il Napoli. Spalletti mira soprattutto a difendersi dall’assalto di Atalanta e Roma che inseguono i nerazzurri a tre e a quattro punti. Si avvia a conclusione uno dei campionati più noiosi degli ultimi anni nel segno sempiterno della Juventus. Non è bastato che la squadra bianconera abbia migliorato di un solo punto (con Ronaldo) il campionato scorso perché qualche rivale le insidiasse lo scudetto. Il Napoli è peggiorato di 14 punti, il massimo spreco fra gli inseguitori, l’Inter di 4, la Roma di 9, la Lazio di 12. La Juve, senza premere sull’acceleratore, non ha avuto avversari. Napoli-Cagliari servirà ad Ancelotti per trovare qualche conferma per l’anno prossimo e riecco, al centro della mediana, Zielinski e Fabian Ruiz, il primo deputato a fare il regista, o qualcosa di simile, il secondo con licenza di sganciarsi. E’ probabile che rivedremo Younes quarto a sinistra, non proprio il suo ruolo, ma se ne vogliono testare le qualità emerse a Frosinone. Il Napoli ha una gran quantità di punte e mezze-punte che si inseriscono male nel 4-4-2 di Ancelotti. E’ possibile che, per il futuro, il tecnico debba orientarsi verso un altro modulo di gioco. C’è una gara, nel rispetto e per la grande stima verso Ancelotti, ad eliminare l‘etichetta “fallimentare” da questa stagione (secondi a -18 dalla Juve). Invece, un giudizio realisticamente negativo di questa annata servirebbe per partire meglio nella costruzione del Napoli dell’anno prossimo. Non deve illudere la bella squadra che ha giocato sino all’autunno ed è poi scomparsa, pagando dazio soprattutto in Europa League contro l’Arsenal. Una visione “pessimistica” di questo Napoli aiuta per procedere al migliore potenziamento dell’organico, senza pretendere la luna che resterà bianconera. Sarà necessario non insistere più con giocatori impiegati fuori ruolo. Molti, con l’entusiasmo delle novità, si sono adattati favorendo il felice periodo iniziale. Alla lunga, il rendimento è sceso, com’era naturale. Ancelotti è dovuto ricorrere a certi adattamenti non avendo in “rosa” serie alternative tattiche. La rotazione continua dei 24 giocatori azzurri ha prodotto poco in proiezione futura. Per l’anno prossimo ci sarà bisogno di solidi “punti fermi” che diano una precisa fisionomia alla squadra. Con tutti gli attaccanti e i “mezzi attaccanti” in “rosa”, il Napoli non ha bisogno di altri giocatori offensivi, ma di piazzare un leader in difesa (Albiol ha 34 anni) e costruire un centrocampo di centrocampisti di ruolo, specie se Allan andrà via, senza proseguire negli equivoci. Il prossimo anno supererà del tutto il passaggio da Sarri ad Ancelotti e quest’ultimo dovrà mettere su un “suo” Napoli con i migliori giocatori per realizzarlo. Sarà un’operazione delicata dopo che lo stesso tecnico ha aderito alla politica della società che non prevede nessun top-player a rischio bilancio".
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