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Dario Canovi ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb. Ecco le sue dicharazioni: "Io certe volte la FIFA proprio non la capisco. Questa della limitazione ai prestiti secondo me è solo una delle tante sciocchezze proposte. In linea di massima sono contrario a questa eventualità e mi sorgono alcune domande. Cosa si vuol proibire con questa scelta? Che concetto c'è dietro questa decisione? Se mi spiegheranno per filo e per segno i perché di questa 'svolta' magari potrò capire meglio, ma detta così non mi pare una soluzione a niente". Insomma, una posizione piuttosto chiara la sua. "I soldi derivanti da queste operazioni restano all'interno del mondo calcio, si muove l'economia. E' un errore al pari dell'impedire ai grandi club di spendere. Se l'emiro del PSG ama il calcio e si diverte ad investire, perché non può farlo? L'unica cosa che farei sarebbe quella di far dare garanzie precise per ciò che si spende, almeno in caso di fallimenti non ci sarebbero problemi di sorta. Con lo stesso principio dico: perché impedire ad una società di valutare i propri giocatori? Ci rimetterebbero tutti, le grandi che non potrebbero dare spazio ai giocatori e le piccole che oggi possono permettersi calciatori di livello solo grazie ai prestiti". Modifica inattuabile, ci sembra di capire. "Vediamo, ma comunque si troverebbe il modo di aggirare la questione. I club potrebbero semplicemente acquistare altre società e a quel punto avrebbero risolto. Ripeto: una norma inutile e superabile, è solo polvere gettata negli occhi. La Fifa così facendo fa vedere di lavorare mentre sugli altri fronti continua a fare il gioco delle tre scimmiette".
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