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UFFICIALE – La Campania torna Zona Gialla: tutti i dettagli e le parole di De Luca

UFFICIALE – La Campania torna Zona Gialla: tutti i dettagli e le parole di De Luca

Dopo un lockdown decisamente duraturo, l’Italia torna a tingersi di giallo. Sono, infatti, in area arancione solo 5 Regioni: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta (la Sardegna unica regione rossa). Tutte le altre...

Francesco Melluccio

Dopo un lockdown decisamente duraturo, l'Italia torna a tingersi di giallo. Sono, infatti, in area arancione solo 5 Regioni: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta (la Sardegna unica regione rossa). Tutte le altre Regioni, tra cui la Campaniae le Province Autonome, sono in area gialla. Lo prevedono le nuove ordinanze che il Ministro della Salute, RobertoSperanza, firmerà sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia. Le nuove ordinanze andranno in vigore a partire da lunedì 26 aprile. Il presidente De Luca nel corso della diretta consueta del fine settimana ha parlato di tutto ciò, spiegando il percorso.

LA CAMPANIA TORNA ZONA GIALLA

(Getty)

Di seguito le parole di Vincenzo De Luca, sulla zona gialla.

Abbiamo avuto una settimana di discussioni e conflitti rispetto alle scelte del Governo Draghi. Abbiamo registrato contraddizioni, soprattutto sulla scuola. Questa mattina ho fatto un’ordinanza per i dirigenti scolastici di mantenersi al 50% della presenza per le superiori, se non esistono le condizioni di sicurezza. L’anno scolastico ormai è saltato, ad un mese dalla chiusura. Si affrontano i problemi solo per motivi ideologici. Si può dire riapriamo di sera fino alle 22, parlando anche ai ristoratori, senza prenderli in giro? Sarebbe ragionevole chiudere i ristoranti entro le 23 e consentire il rientro a casa entro le 23,30, magari esibendo lo scontrino per chi è andato al ristorante e mantenere il coprifuoco, che per me è ancora necessario a lungo.

Abbiamo assistito ad altre sceneggiate mediatiche di qualche esponente della Lega, che non ha detto una parola su come frenare la movida ed evitare che esploda una fiammata di contagi. Se non ci muoviamo con attenzione, ci giochiamo l’estate. Lo dico oggi che siamo ad aprile. Se non usiamo l’intelligenza, rischiamo poi di chiudere tutto. Per alcune categorie come il settore turistico e alberghiero, bisogna prendere decisioni subito, perché fra un mese e mezzo sarà troppo tardi. Fasce, controfasce e colori: siamo nelle mani di nostro Signore. Stiamo attenti.

Se immaginiamo la libera uscita per tutti, ci giochiamo la stagione estiva e richiudiamo l’Italia. Chi fa ammuina adesso, sono quelli hanno la responsabilità di aver fatto riemergere il contagio a settembre, avendo pagato l’allegria dei mesi precedenti, sulla spinta di chi a giugno-luglio voleva aprire tutto. Nessun rilassamento e grande senso di responsabilità".