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Anguissa si racconta: “I miei genitori non credevano in me, ma non mi sono mai arreso”

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Il centrocampista del Napoli, Zambo Anguissa, si racconta a cuore aperto: dall'infanzia in Africa all'arrivo in Europa

Claudia Vivenzio

Il centrocampista del Napoli (in prestito dal Fulham), Zambo Anguissa, si è raccontato al quotidiano francese L'Equipe direttamente dal Camerun - dove è attualmente considerando che a breve avrà inizio la Coppa d'Africa (9 gennaio).

Anguissa si racconta: "I miei genitori non credevano che ce l'avrei fatta"

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"Quando si nasce poveri, si porta dentro una grande voglia di arrivare in alto. Vuoi cambiare la tua vita, regalare ai tuoi figli un destino migliore del tuo. Questo è il motivo per cui diamo tutto il campo" - così esordisce Zambo Anguissa. Poi confessa che neanche i suoi genitori in realtà ci credevano: "Loro non credevano che c'avrei fatta. Ci sono tanti bambini che hanno questo sogno di giocare a calcio... ma non tutti ci riescono. Ad oggi però sono i miei primi tifosi".

Infine la scalata nei professionisti, da Marsiglia (dove tutto è partito) fino al Napoli: "Non è stato facile all’inizio. Ero in Francia, da solo e lontano dalla famiglia. Guardavo tante partite per poter imparare. Arrivare in Europa è stata la mia grande fortuna, l’altra è stata conoscere mia moglie. Non mi sono mai arreso, nemmeno quando le cose sembravano non andare nel verso giusto e penso oggi di poter fare ancora di più e migliorare".