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Callejon – Birsa, pedine fondamentali per il gioco di Napoli e Chievo: l’esperienza affronta la fantasia

Redazione

Callejon e Birsa sono le pedine fondamentali del gioco di Napoli e Chievo: è la sfida tra l'esperienza e la fantasia

La sosta per le Nazionali è finita ed il Campionato entra, ancora una volta, nel vivo. Questo pomeriggio il Napoli ha un solo obiettivo ovvero i tre punti: una vittoria contro il Chievo per accorciare e stare dietro alla Juve in fuga e per allungare sulle inseguitrici. Un match sulla carta facile ma in cui conterà soprattutto il fattore psicologico e in cui conteranno gli uomini fondamentali come José Callejon per i partenopei e Valter Birsa per i clivensi.

CALLEJON - Lo spagnolo è arrivato nel 2013 alla corte di Benitez dove è diventato un perno fondamentale di tutto il gioco della compagine partenopea. Un giocatore chiave che ha fatto della sua duttilità l'arma principale: può infatti essere schierato in campo da ala, da trequartista finanche, con Mourinho, da terzino e da interno di centrocampo. Negli anni a Napoli è cresciuto esponenzialmente e sotto la guida di Maurizio Sarri ha raggiunto l'apice della sua forma e delle sue capacità e, ancora oggi con Ancelotti, si rende indispensabile alla manovra. Il suo essere in grado di coprire la fase offensiva e difensiva, la sua velocità in campo aperto, la sua visione di gioco, la sua bravura negli assist ed il suo tiro potente e preciso lo rendono uno dei migliori al mondo negli inserimenti e nei movimenti smarcanti. Ad oggi sono poche le cose in cui deve migliorare ma c'è una cosa che in questa stagione proprio gli manca ed è il gol.

BIRSA - A differenza del suo avversario, il centrocampista del Chievo è arrivato nel 2014 nel club veneto dopo un'esperienza maturata non al meglio in Serie A. Il calciatore, che può essere schierato in campo anche da ala o da trequartista, ha subito conquistato un posto da protagonista nella sua nuova squadra ed è stato fondamentale per tutti i tecnici che lo hanno allenato da Corini a Ventura passando per Maran e D'Anna. Il centrocampista, come il suo avversario, riesce a svariare per tutta la metà campo avversaria e riesce a catalizzare su di sé la manovra offensiva dei veneti. È così importante per la sua squadra che, spesso, questa cambia faccia anche in base ai suoi movimenti. Tra le sue qualità ci sono, inoltre, la fantasia, la struttura fisica e la capacità di segnare da calcio piazzato. Da migliorare, invece, nella continuità.

Maria Ferriero

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