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Calcio e violenza, Gabrielli: “Ora il rischio è in autostrada…”

Redazione

ROMA – Il rischio violenza adesso si sposta dagli stadi alle autostrade, gli incroci fra tifosi in trasferta, le risse negli autogrill (oltre ai soliti “espropri” che si chiamano furti..). Questo l’allarme del Capo della...

ROMA - Il rischio violenza adesso si sposta dagli stadi alle autostrade, gli incroci fra tifosi in trasferta, le risse negli autogrill (oltre ai soliti "espropri" che si chiamano furti..). Questo l'allarme del Capo della polizia, il prefetto Franco Gabrielli, dopo l'incontro di oggi pomeriggio al salone d'onore del Coni con il presidente-commissario Giovanni Malagò e i venti presidenti di serie A. Gabrielli era accompagnato dal prefetto Filippo Dispenza, direttore centrale per gli affari generali, e dalla dottoressa Daniela Stradiotto, presidente dell'Osservatorio.

I dati del girone d'andata (della serie A) non sono stati affatto positivi. In aumento gli incidenti, i feriti, i Daspo, gli arresti, il costo per le forze dell'ordine. E come aveva fatto notare l'Osservatorio la collaborazione da parte del mondo del calcio è ancora modesta, nonostante lo scorso agosto sia stato firmato un protocollo triennale fra il ministro Minniti e l'allora presidente Figc, Carlo Tavecchio. I presidenti dei club pensano ai soldi dei diritti tv, più che alla sicurezza.

E' un problema culturale, ci sono difficoltà nel cambiare rotta sostengono fonti del Dipartimento di Fs. E così ecco che l'allarme si fa alto: ci sono stati di recente incidenti fra tifosi della Ternana e della Fiorentina, è stato modificato l'orario della partita del Napoli (inizialmente previsto alle 15, poi spostato alle 18) a Sassuolo proprio per evitare l'incrocio autostradale coi tifosi della Roma di ritorno da Bologna dove sabato 31 la partita si svolgerà alle 12,30.

Insomma, una situazione non facile da monitorare. Che crea allarme e tensioni fra le tifoserie, ora che si cerca di trasformare gli stadi in luoghi più accoglienti e incentivare le famiglie. Non è sempre facile. "Vorremmo finire questa stagione nel migliore dei modi, a partire dall'evitare limiti alle trasferte, ma non dovranno continuare episodi che nella stragrande maggioranza dei casi espongono a rischi gli stessi tifosi": è quanto riferito dal capo della Polizia, Franco Gabrielli.

"Abbiamo assistito a situazioni nelle quali in sede autostradale si sono fermati sulla corsia di emergenza due pullman per darsele di santa ragione. Questo non solo espone i protagonisti ma anche i cittadini che utilizzano l'arteria autostradale per fare le cose loro, queste cose non intollerabili", ha rivelato Gabrielli. Tra le richieste che il capo della Polizia ha rivolto ai club della massima serie, dopo "l'apertura di credito della scorsa estate" riguardo il ridimensionamento della tessera del tifoso "in questo finale di campionato abbiamo chiesto un impegno da parte delle società", compresa "l'esigenza che vengano sottoscritti i codici etici che invece ad oggi non sono stati sottoscritti: meno repressione c'è e meglio è.

Bisogna cercare di coinvolgere tutti perchè alla fine la cosa più importante di tutti che resta lo spettacolo sportivo, spogliandolo di tutte le cose che non vorremmo mai vedere. Abbiamo ribadito che le forze delle polizia in questo Paese è opportuno che facciano altro". Secondo Gabrielli una cosa è certa: "Non lasceremo sole le società sportive, i temi della legalità ci appartengono. Non è un problema solo delle società, ma bisogna che si sentano partecipi e svolgano una funzione di attori di questa partita". Non sempre succede, purtroppo. Repubblica.