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Calaiò: “Champions alla portata del Napoli. Punterei ancora su Gattuso per il futuro”

Tony Sarnataro

L’ex calciatore del Napoli ed attuale responsabile settore giovanile della Salernitana, Emanuele Calaiò, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest’oggi a 1 Station Radio su alcuni temi attuali in casa azzurra. RESTA AGGIORNATO Le...

L'ex calciatore del Napoli ed attuale responsabile settore giovanile della Salernitana, Emanuele Calaiò, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a 1 Station Radio su alcuni temi attuali in casa azzurra.

Le parole di Calaiò

“Ciò che è successo ieri in Benevento-Cagliari, ha scosso tutta la città e la società delle Streghe. Un po' come accaduto settimana scorso con il gol annullato ad Osimhen. Il mondo del pallone sta cambiando sempre di più: si parla meno di sport, e più di soldi e business. Non è il calcio che ci appartiene. Juventus esclusa dal campionato? Non voglio entrare in queste questioni politiche legate alla Uefa. A me piace parlare del calcio giocato e non di quello dietro le quinte. Restiamo concentrati su ciò che accadrà oggi con la Salernitana, ci stiamo giocando qualcosa di davvero molto importante. Quello che è accaduto ieri alla famiglia dell’allenatore del Pescara? Ci sono tifosi e tifosi: i frustrati, che non stanno bene nella vita, e cercano la notorietà con atti di violenza e vandalismo, non sono tifosi, ma teppisti. La partita sarebbe dovuta essere pulita e onesta, dispiace. Grassadonia è una persona perbene, un allenatore che stimo, ci ho giocato diverse volte".

Sul Napoli

"Napoli? Deve essere concentrato per arrivare in Champions, la corsa è su se stesso: se riuscisse a vincere tutte e tre partite che mancano, andrebbe automaticamente nella grande Europa, non concentrandosi sui risultati delle rivali. Con l’Udinese hanno degli stimoli in più, possono rovinarsi solo con le proprie mani. Juve-Milan? Mi aspettavo una vittoria dei bianconeri, ed invece hanno preso 3 gol in casa. Osimhen? Le ultime partite e i numeri dimostrano il valore di questo ragazzo. Quando il Napoli era in difficoltà e si bersagliava Gattuso, il reale problema era l’assenza di giocatori importanti come Victor, Mertens e Koulibaly. L’attaccante nigeriano è davvero forte, ma deve migliorare e raffinarsi tanto. Al momento, insieme ad Insigne e Zielinski, è il valore aggiungo di questa squadra. Post Gattuso? Rino ha fatto un ottimo lavoro, punterei più su di lui rispetto ad un esperto Spalletti. L’allenatore azzurro ha dimostrato che con la squadra al completo, fa grandi cose. Non mostra un calcio champagne come Sarri, ma lavora molto bene con la testa dei calciatori creando un gruppo compatto. Mesi fa dichiarò che, se ci fosse stato un solo calciatore della rosa non con lui, si sarebbe dimesso. La squadra è con Gattuso, spero che De Laurentiis, in caso di addio, non si mangi le mani. I senatori devono impuntarsi e cercare di trovare un accordo per far riavvicinare il presidente e Rino, questo è l’unico modo per farlo restare a Napoli”.