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Jacomuzzi: “Se il Napoli vuole Broja deve sbrigarsi. Belotti-Osimhen? Farebbero bene”

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Le parole di Carlo Jacomuzzi

Sara Ghezzi

Nel corso della trasmissione '1 Football Club', programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Jacomuzzi. L'ex direttore sportivo di Napoli e Atalanta ha parlato del Torino prossimo avversario della squadra di Spalletti. Inoltre l'ex osservatore del Chelsea ha commentato la possibilità dell'arrivo all'ombra del Vesuvio di Broja in caso di addio di Osimhen.

"Se il Napoli vuole Broja deve sbrigarsi. Belotti-Osimhen? Farebbero bene", il parere di Jacomuzzi

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Di seguito le sue parole a 1 Station Radio:

"Io sono cresciuto a città vecchia, io ho vissuto tanto gli spogliatoi, dalla primavera alla prima squadra. Qualche anno fa sono andato a visitare il centro ed ora è tutto nuovo, ma quegli spogliatoi hanno sempre un clima particolare. Rivivere quelle atmosfere è sempre stimolante. Si cresce con questi valori".

Sugli obbiettivi raggiunti dal Toro e la possibile mancanza di stimoli

"D’accordo che non ci sono stimoli, ma il singolo giocatore quando entra in campo trova sempre degli stimoli. Non si ha bisogno di altre situazioni quando si è giocatori. Io penso che già il clima mediatico intorno a loro possa già essere uno stimolo molto importante. Sono sicuro che i giocatori sanno benissimo l’importanza di queste partite".

Su Juric

"Mi sembra che lui abbia già dato tanto. Quest’anno il rendimento è stato costante e la squadra è stata allestita molto bene, con giovani di futuro come Singo e Pobega. Penso sia un’ottima partenza per il progetto. Ovvio che bisogna migliorarsi ogni anno, ma con le disponibilità economiche è difficile reggere il confronto con realtà più ricche".

Su Belotti

"Lui a Napoli? Attaccanti in Italia non ne abbiamo molti. Belotti potrebbe essere certamente rivalorizzato a Napoli, magari alternandosi con Osimhen, ma potrebbero giocare anche insieme. Belotti è un ragazzo che ha bisogno di ritrovarsi, ma lui ha delle qualità importanti, è da doppia cifra ed è uno stimolo per i compagni. Ha volontà e grandi capacità di concentrazione, e rappresenta un’opportunità economica".

Sull’Atalanta

"Io penso che questo cambiamento di proprietà ha portato destabilizzazione, e può esserci stata una mancanza di collaborazione fra tutte le componenti, unita alla mancanza di alcuni giocatori. Nell’Atalanta ci sono molti stranieri, e questo è strano, loro sono una grande fucina di talenti e questo fa male. Ci sono diverse sensibilità che si scontrano e che potrebbero aver inciso sul gruppo. Hanno poi giocato tante partite, avendo anche le coppe, ed il rendimento fisico potrebbe averne risentito molto".

Su Broja

"Conosci Broja, l’hai preso tu al Chelsea: farebbe bene al Napoli? Vista l’evoluzione che ha avuto sia dal punto di vista tattico che mentale, io penso che abbia maturato la giusta esperienza per poter affrontare il campionato Italiano. Non parlo tanto di qualità relative al campo, quanto alle pressioni esterne, che in Italia sono molto più pesanti rispetto a quelle dell’Inghilterra. Uno che ha fatto le giovanili del Chelsea punta sempre in alto, quindi ha le spalle più che larghe per sostenere il calcio italiano. Al Southampton si è imposto con altri grandi giocatori in rosa, io penso che ormai lui abbia coltivato la giusta esperienza per affrontare la Serie A. Su di lui ci sono gli occhi non solo del Napoli, ma anche di grandi club europei. Il club di Adl ha grandi osservatori, non ha bisogno dei miei consigli, ma se lo vogliono devono sbrigarsi".

Sull’associazione degli osservatori italiani

"L’associazione degli osservatori aprirà presto le nuove iscrizioni, e la nostra società vuole ampliarsi. Noi facciamo un grande lavoro, sia in Italia che all’estero ed è importante dare il giusto peso anche a questo ruolo".