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Il procuratore Branchini è duro con Mancini per le scelte del CT: "Perché Donnarumma deve essere titolare fisso? Sirigu è stato uno dei migliori".
Questa sera l'Italia di Roberto Mancini scenderà nuovamente in campo contro il Portogallo, secondo match in Nations League dopo il deludente pareggio contro la Polonia di venerdì scorso. La prestazione degli azzurri contro i polacchi e le scelte del CT non sono state esenti da critiche e anche il noto agente Giovanni Branchini non risparmia velenose frecciate al Mancio nazionale.
Nel mirino di Branchini c'è fra l'altro anche l'esclusione dalla nazionale del suo assistito Riccardo Montolivo.. "Se deve giocare questo Jorginho - ha affermato l'agente, intervistato dalla Gazzetta dello Sport - allora ti dico che il mio Montolivo, scandalosamente epurato, è molto meglio".
Così come, secondo Branchini, anche Salvatore Sirigu, altro calciatore della sua 'scuderia', meriterebbe la maglia da titolare.. "Anche Donnarumma, perché deve essere titolare fisso della Nazionale? Parliamo di criteri, non di giocatori - ha proseguito - Sirigu è stato uno dei migliori portieri dello scorso anno, Donnarumma ha finito male e ha ricominciato peggio. La verità è che dobbiamo dare il fumo negli occhi alla gente".
Secondo Branchini la scelta con cui assegnare le maglie da titolare in nazionale dovrebbero essere più meritocratiche.. "Tu dimmi che messaggio rovinoso è un Balotelli così titolare della Nazionale - ha detto ancora l'agente, riferendosi alla prestazione quanto mai sottotono di SuperMario contro la Polonia - Che messaggio dai ai calciatori in panchina? Che il campo non conta, che il merito non conta".
Si è parlato tanto anche in questi giorni di poco ricambi di qualità per la nazionale, con le squadre di Serie A, le big in particolare, che danno poco spazio ai calciatori italiani. Branchini ha la soluzione: "Occorre ripartire dai sistemi di allevamento, anche se suona brutto, dei calciatori - ha spiegato l'agente - Gli allenatori dovrebbero avvicinarsi ai calciatori solo dopo i 14, 15 anni. Prima solo istruttori. Addestratori che insegnano i fondamentali, in base alle caratteristiche".
"La tattica diventa indispensabile a un certo punto, ma dipende dal vocabolario che hai appreso - ha detto ancora Branchini - A noi serve che i ragazzi vengano creati con delle basi solide. Che l'attaccante sappia dribblare e calciare in porta, che il difensore sappia marcare. Se hai le giuste tecniche da esecutore, allora puoi diventare un bravo interprete". Goal.
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