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Bologna Napoli sarà anche l'occasione di vecchi incontri e di sfide contro il proprio passato. E' il caso di Riccardo Bigon, figlio di Albertino, attuale ds dei felsinei ma annovera una lunga militanza nel club azzurro tra il 2009 e il 2015.
L'edizione odierna de La Repubblica di Bologna ha scritto un pezzo sul dirigente rossoblù:
"Arriva a Napoli nel 2009: De Laurentiis esonera Donadoni, l’allenatore con cui adesso lavora a Bologna, e decide di ricostruire. Mazzarri in panchina, dietro la scrivania c’è il giovane dirigente che si è fatto le ossa alla Reggina. Lo chiama al telefono Andrea Chiavelli, attuale amministratore delegato, mentre è in auto tra Pescara e Giulianova a caccia di talenti per il club di Foti. L’itinerario cambia immediatamente.
A De Laurentiis lo segnala Edy Reja, Mazzarri è naturalmente d’accordo visti i trascorsi comuni al Granillo. L’accoppiata funziona. Riccardo Bigon è il perfetto cuscinetto tra l’allenatore di San Vincenzo e il presidente: mitiga incomprensioni ed evita in più di una circostanza le dimissioni di Mazzarri, quando la temperatura in casa Napoli aumenta.
Il suo bilancio in tema di acquisti è positivo: qualche intuizione di alto livello (Mertens preso dal Psv a 10 milioni di euro) ma anche fallimenti, su tutti il portiere brasiliano Rafael, ed Edu Vargas, il cileno strappato e rivelatosi un flop. Senza dimenticare i rimpianti: Gareth Bale individuato nel 2010 e Arturo Vidal, trattato in gran segreto col Bayer Leverkusen e poi finito alla Juve. Il colpo più importante resta ovviamente Edinson Cavani, il capolavoro del ticket con Mazzarri".
REDAZIONE - Antonio De Crecchio.
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