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Birindelli: “Al Napoli manca un vero leader. Devono saper gestire meglio i social”

Tony Sarnataro

L'ex calciatore, Alessandro Birindelli, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a Radio 1 Station su alcuni temi attuali in casa azzurra

L'ex calciatore, Alessandro Birindelli, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a Radio 1 Station su alcuni temi attuali in casa azzurra.

Le parole di Birindelli

"Credo che il Napoli nelle partite che contano risponda sempre presente, è nelle partite meno importanti che perde un po’ la concentrazione. Mister Gattuso sta lavorando tanto per cercare di migliorare anche l’aspetto caratteriale di questi ragazzi. Cosa manca per il salto di qualità? Sicuramente l’aspetto mentale, e sono sicuro che Gattuso lo porterà, anche se sta facendo molta fatica. Mi sembra che questi calciatori si vogliano specchiare un po’ troppo invece di essere più concreti e cinici. Similitudini tra Pirlo e Gattuso? In comune hanno condiviso momenti importanti come la vittoria della Coppa Del Mondo nel 2006. Gattuso mette molta dedizione e voglia di fare, forse anche troppa, magari dovrebbe trasmettere un po’ di calma. Pirlo invece è l’opposto, lui è sempre una persona molto calma e serena, e questa serenità la trasmette anche alla sua squadra".

Supercoppa

"Tutte e due non arrivano al 100%. Queste squadre giocano ogni 3 giorni e non riescono a fare un allenamento fatto bene. Chi arriverà con più forze fresche, sia fisiche che mentali, avrà la meglio. Pronostico per la finale? Spero sia un grande spettacolo e che vinca il migliore. Podio del campionato? Alla lunga i valori veri tecnici verranno fuori: io dico che solo la Juventus può perdere questo Scudetto. È vero che il Milan sta facendo un grande campionato, l’Inter è molto forte, il Napoli ha tanti giocatori forti e l’Atalanta è sempre pericolosa, ma credo che la Juventus sia sempre la più forte fra tutte".

Singoli

"Di Lorenzo? È un terzino affermato, pochi come lui in Europa: sa fare sia la fase offensiva che difensiva in maniera eccellente. Normale che ci possa essere un calo fisiologico visto il grosso impiego, ma anche quando gioca non al massimo fornisce sempre prestazioni sufficienti. È importante, in questo mondo, che ci sia gente che sappia parlar e che ami il calcio. Social network? Importante che i calciatori imparino ad usare bene i social, ma allo stesso tempo che i dirigenti ed i presidenti imparino a tapparsi la bocca al momento giusto. Lobotka? Non è mai semplice inserirsi in un contesto nuovo con tanti giocatori bravi avanti a lui. Bisogna saperlo aspettare e dargli la possibilità di farlo crescere, non solo a livello calcistico ma anche a livello personale. Leader nel Napoli? In questa squadra ci sono tantissimi bravi giocatori, ma come leader non vedo nessuno. Potrei dire che Koulibaly lo sia, ma negli ultimi periodi, tra distrazioni di mercato ed infortuni, si è un po’ perso. Nella mia Juve c’erano almeno 10 leader in campo. Gattuso deve andare a picchiare sotto questo aspetto caratteriale, anche se può sembrare noioso. Voto al primo anno di Rino al Napoli? 7 pieno. Ha preso una squadra che aveva perso certezze, l’ha ricompattata e dato un anima, anche se le carenze caratteriali restano”.