Bianchi a KKN: “Avevo un rapporto fantastico con Diego e con Ferlaino”

Pluridecorato ex allenatore del Napoli, ma anche della Roma e dell'Inter, Ottavio Bianchi, rilascia alcune dichiarazioni sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli durante il consueto appuntamento sportivo di Radio Goal.

"Maradona è stato un eccezione, dopo la vittoria dello scudetto di ritorno dal mondiale dell'86. Il più delle volte, chi vince i tornei nazionali, ci mette molto ad entrare in forma, perché hanno fatto doppie preparazioni, al di là se hai vinto o se hai perso. Le sorprese dei campionati, solitamente, nascono proprio dopo questi eventi delle competizioni nazionali, perché qualche squadra ha potuto beneficiare dei suoi giocatori dall'inizio della preparazione senza tanti in vacanza. L'Atalanta è stata in lizza per molto tempo per la Coppa Italia, ha fatto una Champions fantastica: gioca un calcio particolare grazie alla mano dell'allenatore".

Il rapporto con Maradona e Ferlaino:

"Ai fini di una vittoria, sono importante tante componenti: all'epoca, avevo un rapporto come se fosse una dittatura democratica, compreso con Maradona, perché avere a che fare con lui era molto più facile rispetto ad avere a che fare con chi si sentiva un campione ma non lo era. Le pressioni a cui era sottoposto erano terribili. Con Ferlaino ho avuto tre situazioni da giocatore, da allenatore e poi da dirigente, e sono finite sempre in maniera burrascosa, però la causa non dipendeva mai da noi due: Ferlaino, finché aveva un rapporto ad personam, era fantastico, ma aveva l'abitudine di sentire troppe sirene".