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Foto by Getty
Thomas Berthold, ex calciatore di Roma e Bayern Monaco, è intervenuto a 1 Station Radio per parlare delle principali vicende del calcio italiano, tra cui la partita di lunedì tra i giallorossi allenati da Mourinho e il Napoli di Spalletti.
Ecco quanto dichiarato dall'ex giocatore ai microfoni dell'emittente radiofonica: "Napoli-Roma è sempre stata molto calda. Sono due grandi club".
Su Maradona
"Ho visto Diego in Russia al Mondiale, dove non stava benissimo, mi ha fatto molta pena sentire della sua morte, lui è stato il più forre di tutti i tempi. A Napoli la sua presenza era fondamentale, forse è stato l'unico giocatore al mondo a fare la differenza così".
Su Mourinho
"Non mi sta piacendo, soprattutto per il modo di giocare. Il suo modo di giocare è molto difensivo, poco spettacolare e soprattutto lo vedo fermo a qualche anno fa. A me piace il gioco aperto e offensivo".
Sul calcio italiano
"Negli anni 80 e 90 la Serie A era il miglior campionato. Dopo ho visto un calo strutturale. I club italiani sono quasi tutti stati in mano di imprenditori che hanno messo familiari e amici nelle società, e lì c'è stato il primo svantaggio. L'Italia ha perso molto anche sul livello infrastrutturale, gli stadi sono vecchi. Solo Juventus, Udinese, Sassuolo e Atalanta hanno fatto qualcosa per migliorare. I presidenti "alla De Laurentiis" un po' "self made man" possono resistere ancora alle cordate in Italia? Non lo posso sapere. Penso solo che se vediamo la Spagna e l'Inghilterra, che sono all'avanguardia, hanno un agonismo, un atletismo differente. C'è una differenza in tutti i reparti col calcio italiano. Sicuramente è anche una questione di investimenti, ma bisogna cambiare anche il modo di pensare e di lavorare per ritornare al top in Europa".
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