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L'ex arbitro Mauro Bergonzi (Getty Images)
A 1 Station Radio, durante la trasmissione “1 Football Club”, è intervenuto il noto ex arbitro e moviolista Mediaset, Mauro Bergonzi, che ha parlato del possibile fallo da rigore su Osimhen.
Le parole di Bergonzi:
“La gara che più ricordo con emozione è un Inter-Siena, dove i nerazzurri festeggiarono lo Scudetto anche grazie alla sconfitta del Milan. Mancavano dieci minuti all’inizio della partita ed i tifosi di San Siro saltavano talmente forte che il nostro spogliatoio tremava. Nel derby di ieri Doveri, che è il migliore insieme ad Orsato in questa stagione, ha arbitrato discretamente bene. Dico discretamente perché il primo rigore assegnato all’Inter mi ha lasciato più di qualche dubbio. Una situazione borderline, dove sicuramente Kessie ha fatto una ingenuità, ma anche Calhanoglu è entrato forte. Cronologicamente, forse, è arrivato prima il fallo del turco, e mi sarei aspettato una richiamata all’on-field-review. Non era, però, un chiaro ed evidente errore, dunque giusto che sia andata così.
Chiaro ed evidente errore, invece, l’abbiamo visto in Napoli-Verona: c’è un intervento di Gunter su Osimhen che poteva essere sanzionato con un rigore in favore dei partenopei, ma di certo non c’era il fallo dell’attaccante sul difensore. La migliore scelta era non fischiare nulla, ma se fischi sbagli, dunque il Var deve intervenire.
Il rigore assegnato al Venezia, tralasciando il circo fatto da Mourinho nel post partita, non lo avrei dato: guardando bene l’episodio, Aureliano non è certo di fischiarlo, lo dimostra il suo body language. Quando non sei certo non devi fischiare. In questo caso, credo sia intervenuto l’assistente di linea. Per me, questo era un intervento di gioco, il famoso rigorino che Rocchi non vuole si diano. Il Var, comunque, non poteva intervenire. Infine, in Juventus-Fiorentina, sul fallo di mano, la scelta è giusta perché è una situazione involontaria ed in cui la palla va verso il braccio ed il braccio si tra ritraendo verso il corpo”.
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