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Bargiggia: “Insigne? Presunta offerta del Tottenham una forzatura del procuratore”
Il giornalista Paolo Bargiggia, esperto di mercato, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a 1 Station Radio su alcuni temi attuali in casa azzurra e non solo. A seguire le sue principali parole.
“A Firenze il Napoli ha portato a casa una partita difficile. Rivoluzionata dalla mentalità di Italiano, la Fiorentina è durata solo un tempo e il Napoli è riuscito con esperienza all’allungo. Illuminato e vincente, questo gruppo di Spalletti. Ed è un po’ la vittoria di De Laurentiis, in più occasioni criticato, perché nel giro di due anni è riuscito a ricreare una squadra dopo il triennio sarrista. Aveva perso un sacco di elementi preziosi, come Jorginho, Allan, Hamsik, Reina, Albiol, lo stesso Higuain. Senza massacrare il bilancio, va dato onore al merito al patron del Napoli, che nello scenario pandemico non si è fatto trovare impreparato. Se togli Osimhen, il Napoli non ha fatto investimenti chissà quanto onerosi. Il club è in testa alla classifica e, nel paradosso, è quella che si è rinforzata meno in estate, eccezion fatta per il colpo di genio Frank Zambo Anguissa. Verso l’alto il mercato è poco livellato: se l’Inter ha vinto soprattutto grazie ai suoi plus, Hakimi e Lukaku, ora il Napoli può aprire discorsi davvero interessanti. Il campionato italiano ha un buon livello medio, ma allo stesso tempo un livello alto molto basso, per dirla in parole povere. Il calcio di Spalletti si è rigenerato dopo due anni di alt, certo, poi c’è un Pioli che valorizza il suo spartito di giovani, pur senza Giroud e il neo-quarantenne Ibrahimovic. Il Milan corre in un modo incredibile, lo svedese quando è arrivato ha dato una grande mano, ma ora Rebic e Leao stanno facendo la differenza. La Roma? L’impatto Mourinho può valere sicuramente qualche punto in più, ma non la vedo tra le prime quattro. Il suo calcio a strappi, Zaniolo può essere addirittura un problema, croce e delizia, perché è ancora molto fragile, ieri infatti è uscito acciaccato. Il ragazzo non è stato chiamato da Mancini, penso proprio per questo motivo. La Lazio? Sarri non è ancora riuscito ad avere un impatto importante sul gruppo. Penso che l’ex allenatore del Napoli sia troppo prigioniero del suo personaggio e anche banale nelle uscite pubbliche. Non ha una squadra particolarmente fresca, ci sono calciatori abbastanza arrugginiti e penso che arrivi dal sesto posto in giù”.
“C’è qualche rumors sul fatto che Pisacane (l’agente di Insigne, ndr) - continua Bargiggia - abbia ventilato al patron del Napoli una proposta del Tottenham, ma da verifiche fatte il club sostiene di non avere mai avuto contatti di Paratici (dirigente degli Spurs, ndr) con Giuntoli sulla questione. La tempistica mi sembra abbastanza una forzatura. Nel paradosso non mi sembra una trattativa fattibile, perché il club inglese non ha ingaggi alti, secondo me, se c’è qualcosa non fa breccia nel cuore di De Laurentiis. Insigne vorrebbe continuare a Napoli, ma il suo presidente non ha intenzione al momento di volerlo accontentare sulle richieste contrattuali. Tant’è. Vedremo… Le milanesi sul capitano del Napoli? Bisogna fare valutazioni che hanno tempi un po’ più lunghi, quindi a scadenza. Il tempo sulla richiesta di rinnovo gioca a favore di De Laurentiis, mentre la scadenza è un fattore per Insigne. A meno che De Laurentiis non abbia in mente un prezzo virtuale del suo capitano”.
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